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Punto primo la gratuità

Maria Eletta Martini/ La relatrice della legge 266 giudica la proposta del governo. "Fare chiarezza sul concetto di volontariato. Per esempio l’impresa sociale è cosa diversa".

di Francesco Agresti

Quali sono i valori introdotti dalla legge 266 che vanno salvaguardati, a prescindere da qualsiasi modifica di legge? Il volontariato deve rimanere un soggetto autonomo, partecipativo, di solidarietà per la cui qualificazione la gratuità è un concetto fondamentale. Inoltre si deve parlare di associazioni e non di singoli volontari perché quella dell?associazione è un?azione sociale. Infine, non devono essere previste deroghe al principio della democraticità delle organizzazioni. Cosa invece bisogna necessariamente cambiare? Cambierei la composizione dell?Osservatorio che dovrebbe essere più ampia e stabilirei una volta per tutte se debba essere considerato un organo di consulenza del ministro o essere rappresentativo del mondo del volontariato. È una questione rimasta insoluta che deve essere chiarita. Infine, i rapporti tra ente pubblico e volontariato non possono passare per gli appalti al massimo ribasso, metodo che tiene in considerazione solo l?aspetto economico del servizio offerto. Comitati di gestione e Centri di servizio: chi deve tenere ?la borsa? e chi deve avere il comando? Nel testo attuale il Comitato di gestione ripartisce tra i Centri di servizio le somme stanziate nel Fondo speciale, e i Centri di servizio devono qualificare e sostenere le attività di volontariato fornendo dei servizi. Nel progetto di riforma si vuole invece attribuire ai Comitati anche la gestione diretta dei fondi, soluzione che finisce per creare confusione nell?attribuzione di competenze Qual è il futuro del volontariato italiano tra i tanti nuovi soggetti, a cominciare dall?impresa sociale, che si affacciano nel mondo del non profit? C?è un problema di fondo che va risolto: nel termine volontariato si fa rientrare di tutto generando una gran confusione. Le attività delle cooperative e delle imprese sociali hanno una forte valenza economica, ma non possono essere considerate alla stregua del volontariato. è necessario riprendere e sviluppare dal punto di vista culturale il concetto di volontarietà, e fare chiarezza anche sui termini: molti sono convinti di fare del volontariato solo perché fanno una donazione a un?associazione, azione meritoria ma che non c?entra niente con il fare volontariato. è necessario porre rimedio al più presto a questa confusione valorizzando la gratuità, la partecipazione e l?autonomia.


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