Mondo

Sviluppo. Arrivano le ecocucine. Un sole che cuoce

Funzionano a energia solare e sfamano interi villaggi. In Africa furoreggiano. Grazie alle ong.

di Emanuela Citterio

Una struttura a parabola, specchi e una pentola nel mezzo. Si chiama cucina solare, e in Africa risolve non pochi problemi. Permette di bollire l?acqua in dieci minuti, a costo zero. È facile da montare e da utilizzare. È un?alternativa, spesso l?unica, al taglio della legna, che in zone aride e assolate causa impoverimento del suolo. Piccoli vantaggi quotidiani? Per chi vive in un Paese in via di sviluppo, molto di più. In Italia a credere nell?utilità delle cucine solari sono state due piccole associazioni. Una ambientalista, Salvambiente, e una di commercio equo, Oltreilconfine. “Abbiamo visto la prima cucina sul sito di una ong spagnola”, spiega Mercedes Mas, che è socia di entrambe. “Ci è sembrata una soluzione pratica ed economica, oltre che sostenibile, che poteva tornare utile anche nei Paesi dove scarseggiano altre fonti di energia. Abbiamo organizzato una piccola raccolta fondi in una scuola media e siamo riusciti a mandare le prime due cucine in India”. A dieci mesi di distanza Mercedes è sommersa di richieste, e già un centinaio di cucine sono arrivate a destinazione, in 20 Paesi. Le più grandi costano 150 euro, e a utilizzarle sono anche ospedali, scuole e villaggi. “Abbiamo deciso di continuare dopo il successo della prima cucina in India”, racconta Mercedes, “dove le donne ne erano entusiaste. In pochi minuti bollivano l?acqua per tutto il villaggio, purificandola, senza spendere nulla. Lo Stato indiano sovvenziona le cucine a kerosene, ma costa troppo alimentarle, e perciò la gente le abbandona”. Dove arriva una cucina solare, subito migliora la salute pubblica. Bere acqua bollita significa infatti evitare molte malattie. Ma si eliminano anche altri problemi: “In Nicaragua, la legna per cuocere, spesso ancora verde, riempiva di fumo le capanne, provocando problemi respiratori”, spiega Mercedes. “Oggi, grazie alle cucine solari, il problema non esiste più”. E in Africa? In alcuni Paesi la scarsità di legna è tale da rendere più costoso ciò che brucia sotto la pentola del cibo che ci cuoce dentro. Nei campi profughi del Kenya la gente arriva a barattare razioni di cibo in cambio della legna necessaria a cucinare. Nel campo di Kaluma, Solar Cookers International (solar cookers), una ong sudafricana, ha mandato ben 3.100 cucine. A fabbricare le cucine solari è EG Solar, un?organizzazione non profit tedesca (EG-Solar). In vent?anni ne ha mandate 15mila nei Paesi in via di sviluppo. “Di solito si tratta di kit da montare, ma ora la sfida è costruirle in loco”, afferma Mercedes. Un missionario in Ciad ha allestito un laboratorio con personale locale. Ne hanno già costruite 400.

Info:

Per acquistare una cucina solare e per saperne di più anche su altri prodotti a energia pulita: Il portale dell’energia solare

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