Sostenibilità

Cara, carissima motocicletta

Fra treni, aerei, bus, auto e moto le meno sostenibili sono le due ruote. bocciate per incidenti ed emissioni. Bene la rotaia

di Redazione

I costi ambientali e sociali della mobilità (costi esterni), sono quelli sostenuti non solo dagli utenti del sistema trasporti, ma anche dall?intera collettività e dall?ambiente. La complessità dei problemi da risolvere per avviare, nei prossimi trent?anni, il sistema dei trasporti verso la sostenibilità è stata riconosciuta nei Libri bianchi della Commissione europea, sia in quello pubblicato nel 1998 che ancor più in quello pubblicato del 2001 (La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte). È stato individuato inoltre nella graduale internalizzazione dei costi esterni, in particolare quelli ambientali, lo strumento fondamentale per ottenere il riequilibrio tra le varie modalità di trasporto sia di passeggeri che di merci. È in quest?ottica che si colloca l?attività di ricerca degli Amici della Terra, che in questi anni hanno condotto indagini sui costi esterni dei trasporti in Italia. La continuità di tali studi consente un confronto tra tre anni (1995, 1997 e 1999) che evidenzia una graduale riduzione dell?inquinamento atmosferico, dovuta ai miglioramenti tecnologici dei motori e della qualità dei carburanti. Tuttavia, il confronto evidenzia che il vero problema resta quello dell?aumento dei mezzi privati, che rende difficile, se non impossibile, ogni tentativo di contenere l?aumento di tutte le altre esternalità. Intermodalità per le merci Ne consegue la necessità di politiche che incidano sul sistema dei trasporti e non solo sulle prestazioni dei singoli veicoli. È il trasporto pubblico che deve rispondere in modo adeguato alla domanda di mobilità dei cittadini: i centri urbani devono essere percorsi soprattutto da mezzi pubblici e pedoni; il treno deve tornare a essere il mezzo preferito per spostarsi sulle medie e lunghe distanze. Per il trasporto merci, si impone la necessità di un consistente riequilibrio modale e dell?intermodalità sulle lunghe distanze, nonché l?esigenza di interventi di razionalizzazione della logistica. In accordo alle indicazioni dell?Unione europea e dei principali studi in materia, i rapporti degli Amici della Terra hanno preso in esame le esternalità più gravi e conosciute: emissioni di gas serra, inquinamento atmosferico, rumore, incidenti e congestione. Il costo esterno complessivo della mobilità in Italia (dati 1999) è di circa 100 miliardi di euro, dei quali il 94,5% è imputabile alla modalità stradale. Le esternalità più gravi sono quelle provocate dall?inquinamento atmosferico e dagli incidenti, per i quali la voce di costo più pesante è la mortalità; in queste due categorie la responsabilità della strada è ancora maggiore: il 96,8% per l?inquinamento e addirittura il 99,4% per gli incidenti. Reti di trasporto collettivo Nell?ambito della modalità stradale, i due terzi del costo sono imputabili al trasporto passeggeri (essenzialmente mezzi privati); inquinamento e incidenti contribuiscono per oltre i due terzi, mentre le altre esternalità (gas serra, rumore e congestione) sono responsabili, in parti circa eguali, dell?altro terzo. Per quanto riguarda il trasporto passeggeri, la modalità che presenta i minori costi esterni è la rotaia, seguita dall?aereo e, ben distanziata, dalla strada. Tra i veicoli stradali, i migliori sono gli autobus e i pullman, caratterizzati da un costo specifico leggermente inferiore a quello della rotaia; le autovetture costano quasi il triplo rispetto ai mezzi pubblici e più del doppio rispetto alla rotaia. La prestazione peggiore è quella delle due ruote, essenzialmente a causa degli incidenti e del rumore. Nel loro complesso, i veicoli stradali ad uso privato (autovetture, motocicli e ciclomotori) presentano un costo specifico di 8,8 centesimi di euro per passeggero-chilometro, il triplo di quello dei mezzi pubblici. Ciò conferma la necessità di razionalizzare l?uso dei mezzi privati e di promuovere efficienti reti di trasporto collettivo.


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