Cultura

Elezioni: i volontari in carcere chiedono ai candidati…

Di abolire ergastolo e carcere minoril, per restituire diritti ai detenuti. Firmato: associazione Antigone

di Gabriella Meroni

Riforma penale, no al carcere minorile, abolizione dell’ergastolo, depenalizzazione dei reati di droga, detenzione come extrema ratio. Queste, in estrema sintesi, le richieste ai candidati e alle candidate delle prossime elezioni dell’associazione Antigone, che ha presentato alcuni punti di programma in vista delle prossime elezioni. La carta di intenti in 5 punti parte con la richiesta di riforma del codice penale: e’ necessario – secondo Antigone – portare a compimento la madre di tutte le riforme che, tutelata dal principio della riserva di codice, prevede una drastica riduzione dei reati e delle pene a partire dall’abolizione dell’ergastolo, dalla riduzione del carcere a extrema ratio dell’intervento sanzionatorio penale, dalla decarcerizzazione dei tossicodipenendenti, dalla depenalizzazione di tutte le condotte connesse al consumo di droghe e dalla decriminalizzazione della vita quotidiana dei consumatori. Quanto alla sicurezza dei diritti, Antigone sostiene che ”solo la promozione di politiche di intefraziine e coesione sociale, un nuovo universalismo dei diritti, potra’ rendere praticabile una riforma riduzionista del sistema penale, contenenendo i fantasmi dell’insicurezza urbana, la trasfigurazione della sicurezza sociale in insicurezza penale, la domanda sociale di carcere”. Per il giusto processo per tutti ”e’ necessario un monitoraggio sull’attuazione delle nuove leggi sulla difesa d’ufficio e il gratuito patrocinio, affinche’ siano suerate le eventuali resistenze burocratiche alla loro attuazione e si possa valutarne l’efficacia, senza escludere che esse siano corrette in direzione dell’istituzione dell’ufficio pubblico di difesa”. Rispetto ai limiti della costrizione, Antigone sostiene che ”quella parte di detenzione che non puo’ essere altrimenti trattata dal sistema penale deve vedere pienamente tutelati i diritti delle persone detenute a partire dai loro diritti fondamentali e, primo tra tutti, dal diritto alla salute, per la cui garanzia va portata a compimento la riforma delineata nel corso della XIII legislatura e verificata l’applicazione della legge sulle alternative al carcere per i malati di Aids e gli affetti da altre gravi patologie. Dalla promozione – inoltre – di opportunita’ formative e di reinserimento sociale dei detenuti; dalla effettiva tutela giurisdizionale dei loro diritti, cosi’ come chiesto dalla Corte Costituzonale; dalla istituzione di un difensore civico delle persone private della liberta’ personale, per la promozione e la tutela dei diritti dei detenuti e per la prevenzione di ogni forma di maltrattamento o di pena inumana e degradante”. Infine la richiesta a ”liberarsi della necessita’ del carcere per i minori”. E’ necessario – conclude Antigone – proseguire lungo la strada del superamento degli istituti oenali per i minori attraverso una ulteriore espansone delle pratiche di mediazione sociale e penale e la revisione organica dell’ordinamento penale minorile che assicuri la priorita’ da esso assegnato alla risocializzazione del minore condannato”.


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