Mondo

Farmaci: missionario accusa multinazionali

Il grido d'allarme di padre Angelo D’Agostino, che cura i bambini siero positivi in Kenya.

di Emanuela Citterio

?Almeno 400 persone in Kenya muoiono ogni giorno per l?Aids. Tuttavia in Europa e America del nord è diventata una malattia cronica. Qual è la differenza? Siamo di fronte a un?azione genocidaria dei cartelli dei farmaci, che rifiutano di rendere le medicine economicamente più accessibili in Africa nonostante abbiano ottenuto profitti di 517 miliardi di dollari nel 2002?. La pesante accusa, raccolta dall’agenzia Misna, arriva da padre Angelo D?Agostino, gesuita missionario da quasi 20 anni in Kenya, che a Nairobi ha fondato il centro ?Nyumbani? per bambini sieropositivi.

?Se le case farmaceutiche non metteranno a disposizione i farmaci a prezzi accessibili, i keniani continueranno a morire?, continua il missionario, che e` anche chirurgo e psichiatra.
Invitato oggi in Vaticano nell?ambito della conferenza stampa di presentazione del messaggio del Papa per la Quaresima, padre D?Agostino non esita a definire le multinazionali farmaceutiche responsabili di ?attività criminali?.
?Attualmente abbiamo 93 bambini ospiti del nostro centro sorto nei primi anni Novanta” racconta nell’intervista il gesuita, che a Nairobi lavora a stretto contatto con Msf (Medici senza frontiere). “Si tratta di piccoli sieropositivi, abbandonati dai genitori, che però, grazie anche alle cure e all?alimentazione adeguata, nel 75 per cento dei casi finiscono per diventare siero-negativi e possono essere adottati. Il problema sono i medicinali perché hanno prezzi davvero esagerati per la popolazione locale. Noi in parte li facciamo venire dal Brasile, che ce ne fa dono, ma in parte siamo costretti ad acquistarli sul mercato locale?.

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