Formazione

Povertà: la Campania delibera il reddito di cittadinanza

Il reddito di cittadinanza, un sostegno economico di 350 euro mensili deciso oggi dalla Regione Campania

di Redazione

Il reddito di cittadinanza, il sostegno economico di 350 euro mensili deciso oggi dalla Regione Campania in favore di circa 25 mila famiglie, non e’ il solo provvedimento adottato in Italia dalle varie amministrazioni locali in favore dei nuclei familiari disagiati. Dal 1998 è attiva la sperimentazione di un reddito minimo d’inserimento che, nella sua prima fase, aveva interessato famiglie di comuni appartenenti a 22 province italiane, da Torino a Sassari. Nel 2003 le province ancora beneficiarie del progetto si erano ridotte a 11: Rovigo, Massa Carrara, Caserta, Bari, Matera, Vibo Valentia, Enna, Caltanisetta, Catania, Oristano e Frosinone. Sempre in tema di assistenza economica in campo sociale, nel 2002 il comune di Palermo ha garantito interventi per 2 milioni di euro, sostenendo fra l’altro le famiglie affidatarie di minori, grazie a contributi fra i 154 e i 361 euro mensili. Anche quello della casa e’ un settore nel quale sono impegnate diverse amministrazioni. La Regione Piemonte e’ intervenuta lo scorso anno integrando i finanziamenti statali per 2 milioni di euro. La giunta regionale emiliana ha stanziato per il 2002 oltre 30 milioni di euro per aiutare le famiglie in difficolta’ a pagare il canone di locazione. Nelle Marche, a Pesaro, e’ attivo dal 2000 uno ”sportello casa” attivato dall’amministrazione municipale in collaborazione con varie associazioni di volontariato e i centri sociali per anziani della provincia: 100 famiglie hanno il sostegno economico del Comune per l’affitto e circa 1.000 nella provincia. Per quanto riguarda infine i progetti in campo educativo si segnala il comune di Sala Consilina (Salerno) che per l’anno scolastico 2002-2003 ha stanziato 67 mila euro per borse di studio a sostegno delle spese sostenute dalle famiglie per il trasporto, la mensa e l’acquisto di materiale didattico. Impiegato, stipendio di 1200 euro al mese, tre figli da mantenere, fitto di 400 euro al mese, e poi spese per trasporti, cibo, vestiario: e’ la fotografia del nuovo povero che si rivolge al Banco Alimentare, la fondazione che si occupa della distribuzione di cibo ai bisognosi, che in Campania – dove il Consiglio regionale ha approvato una legge sul reddito di cittadinanza – registra un continuo incremento di richieste di aiuto. ”Purtroppo – sottolinea Luigi Tamburro, presidente della fondazione Banco alimentare che ha di fatto redatto una banca dati della poverta’ – la situazione peggiora. Chi e’ a contatto con la realta’ assiste ad un aumento delle situazioni di disagio. Ci sono tante persone che hanno perso il lavoro ma non vogliono perdere la dignita”’. Sono oltre 245 mila – rispetto alle 230 mila del 2003 – le persone che dall’inizio del 2004 sono state segnalate dalle associazioni di volantariato come bisognose di aiuto. L’intervento si traduce nella consegna di un pacco – a cadenza settimanale, quindicinale o mensile a seconda dello stato di difficolta’ – con pelati, legumi, pasta, riso, biscotti, formaggio, scatole di tonno. Sono i prodotti – in totale nel 2003 sono stati raccolti 10 milioni di chili di alimentari – consegnati da aziende e privati. ”Purtroppo – spiega Tamburro – le donazioni sono del tutto insufficienti rispetto alle richieste che continuano ad arrivare”. In aumento, sono ora oltre 10.700, minori a rischio, tossicodipendenti, ragazze madri, anziani che vengono assistiti quotidianamente nei centri di accoglienza. Oltre 360 persone, inoltre, sono classificate come indigenti gravi. Si tratta di barboni, persone senza fissa dimora, immigrati. Sono i numeri, probabilmente, il termometro piu’ immediato del disagio che si diffonde. Il Banco Alimentare in Campania ha realizzato – tra pasti offerti nei centri di assistenza con i prodotti della fondazione e altre misure di sostegno – oltre 17 milioni e mezzo di interventi. Quest’anno, in base alle previsioni della fondazione, si supereranno i 20 milioni di interventi. La Fondazione, in collegamento con oltre mille tra parrocchie, associazioni di volontariato, centri di solidarieta’ lancia un appello alle imprese affinche’ aumentino le donazioni.


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