Formazione

Elezioni: il 50% dei genitori voterà pensando alla scuola

Il 78% di loro si aspetta dal prossimo presidente del Consiglio che aumenti la spesa pubblica per la formazione professionale

di Gabriella Meroni

Cinquanta genitori italiani su cento si dicono pronti a votare, alle prossime elezioni, il candiato premier che ”si impegni ad aumentare gli investimenti per i programmi di formazione”, ed a votarlo anche ”se non e’ quello che avevano in mente”, questo perche’ il 78% di loro si aspetta dal prossimo presidente del Consiglio che aumenti la spesa pubblica per la formazione professionale. E’ il piu’ eclatante fra i risultati di un sondaggio svolto da Ipsos-Explorer per conto della Fondazione IG Students per conoscere le opinioni dei genitori sul tema della formazione dei giovani nell’ottica di un loro inserimento nel mondo del lavoro. Tra febbraio e marzo 2001 sono state effettuate, in tutta Italia, circa 2.100 interviste telefoniche a genitori di ragazzi con eta’ compresa tra i 14 e i 25 anni. Dal sondaggio emerge che i genitori nutrono una certa preoccupazione riguardo all’inserimento dei figli nel mondo del lavoro. Sembra esistere una connessione tra questa preoccupazione ed il giudizio che i genitori danno dell’attuale sistema scolastico/universitario: troppo distante dalle esigenze reali delle imprese (si dichiara d’accordo con tale affermazione l’84% del campione), non consente di acquisire conoscenze specifiche sul mondo del lavoro (in questo caso l’accordo e’ espresso dal 77% degli intervistati). D’altro canto, la preparazione scolastica ed una buona cultura di base non sono ritenute sufficienti. Emerge una generale insoddisfazione nei confronti del sistema scolastico/universitario della propria regione. Infatti il 40% dei genitori si ritiene poco o per niente soddisfatto. tale insoddisfazione cresce spostandosi dal Nord al Sud della penisola (a Trento risiedono i meno insoddisfatti, mentre i piu’ insoddisfatti si trovano in Sicilia). Quasi la meta’ dei genitori intervistati ritiene sia il sistema scolastico/universitario sia le strutture di formazione professionale, poco o per niente adatti a preparare i giovani al mondo del lavoro. Ancora una volta questa inadeguatezza viene avvertita in misura maggiore al Sud. Le scarse aspettative nei confronti del sistema scolastico/universitario e delle strutture di formazione alimentano un forte interesse rispetto a l’istituzione di programmi scolastico integrativi per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro o di programmi che promuovono la diffusione della cultura di impresa all’interno delle scuole (manifesta il proprio interesse rispettivamente il 92% ed il 91% del campione). L’importanza attribuita alla formazione trova ulteriore conferma quando si chiede ai genitori di esprimere un parere circa gli aspetti sui quali il futuro premier dovrebbe impegnarsi per l’avvenire dei loro figli. Tra quelli suggeriti i tre quarti dei genitori indicano il lavoro e la formazione (la meta’ del campione li esprime come prima citazione) prima di altri importanti aspetti come la sicurezza, la sanita’ e l’ambiente.


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