Cultura

Pace: il 31 il Sermig la metterà in scena per il Papa

Teatro e musica davanti al Pontefice su iniziativa di Ernesto Olivero

di Gabriella Meroni

Si intitola “La pace vincerà se dialoghiamo” l’ incontro con il papa che si terrà il 31 gennaio nell’ Aula Paolo VI in Vaticano, presenti migliaia di giovani legati al Sermig di Ernesto Olivero, e un gruppo di attori del Teatro Stabile di Torino. L’ udienza è stata chiesta e ottenuta da Olivero che presenterà l’Università del Dialogo. L’ incontro in Vaticano apre una serie di iniziative alle quali Olivero sta lavorando da tempo per contribuire alla pace e al dialogo tra i popoli e le religioni. Il programma prevede che alle 9,30 un gruppo di attori del Teatro Stabile (Elisabetta Pozzi, Luca Azzareschi, Anita Bartolucci, Marco Toloni, Andrea Bosca, Francesca Bracchino, Noemi Condorelli, Elisa Galvagno, Gianluca Gambino, Cristina Odasso, Mariano Pirrello, Alessio Romano, Olga Rossi) reciti il testo “Mille chilometri verso la pace” scritto appositamente da Ola Cavagna, a cura di Mauro Avogadro, direttore della Scuola dello Stabile di Torino. Poi ci sarà un breve concerto eseguito dall’ Assieme Strumentale e il Coro Voci della Speranza del Sermig-Arsenale della Pace di Torino e dai solisti Nair, Nicola Costanti, Marco Sportelli che eseguiranno, in anteprima, brani da “Opera musicale dedicata al papa” scritta da Ernesto Ferrero, musiche di Mauro Tabasso. Infine gli attori Franca Nuti e Gian Carlo Dettori reciteranno “Ho camminato”, di Ernesto Ferrero. Alle 11,30 è poi previsto l’ incontro con il papa. “Il Teatro Stabile di Torino – ha commentato il presidente del Tst, Agostino Re Rebaudengo – partecipa con convinzione al progetto ‘La pace vincera’ se dialoghiamò che verrà presentato al papa con gli amici del Sermig di Ernesto Olivero, una realtà torinese in grado di dialogare e portare un segno di pace tangibile e concreto in tutto il mondo. Il nostro teatro è convinto che, anche questo, sia un giusto modo per contribuire ad un processo lento, ma imprescindibile, che porti le popolazioni del pianeta ad un vero confronto di dialogo, lontano dalla voce delle armi e della discordia”. “Se l’oggi diventerà domani ci saranno problemi inimmaginabili per tutta l’umanità – ha detto Ernesto Ferrero – ma l’oggi è ancora nelle nostre mani e possiamo modificarlo. Ma c’é bisogno che l’economia, la politica, e tutto il resto cambino un pò. Noi pensiamo che il dialogo interreligioso, il dialogo nella politica, il dialogo nell’economia siano basilari, ma il dialogo presuppone il desiderio di imparare nuove idee, e presuppone il fatto che chi siede intorno a un tavolo sia anche disposto a cambiare qualche propria idea. Andare dal papa e portargli questi desideri, e ascoltare i suoi insegnamenti, sarà un grande incoraggiamento e un momento fondamentale per tutti noi”.


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