Comitato editoriale Fondazione Exodus

Esondazione fiume Lambro, don Mazzi avvia una raccolta fondi

Il fondatore di questa importante realtà è esasperato: «Quest’anno ci hanno già trasferito otto volte. Il danno non è solo materiale», commenta amareggiato. Ecco come è possibile aiutarlo

di Redazione

La Cascina Molino Torrette, sede storica di Exodus di don Mazzi, mostra uno spettacolo desolante. Nel Parco Lambro di Milano, l’acqua del fiume che mercoledì scorso è esondato ha provocato danni ingenti alla struttura, soprattutto negli spazi dedicati ai ragazzi al piano terra: camere, lavanderia, laboratori, palestra, infermeria, uffici e archivio si sono allagati. Sono in corso di verifica i danni provocati anche a impianti elettrici e idraulici, andati in cortocircuito.

In queste immagini, i danni all’interno e attorno a Exodus

Dopo l’evacuazione effettuata per precauzione dalla Protezione civile, l’acqua del Lambro purtroppo ha raggiunto anche gli edifici della sede storica della Fondazione Exodus, che ospita la comunità residenziale e gli uffici centrali, la segreteria e la direzione: 20 ragazzi e altri 20 tra educatori e personale amministrativo hanno dovuto lasciare la struttura.

«È successo ancora!», commenta un amareggiato don Antonio Mazzi. «Nella notte tra martedì e mercoledì, operatori e volontari si sono mobilitati per trasferire e mettere al sicuro i ragazzi, a causa della piena del fiume e della pioggia incessante. Sembrava il diluvio universale. E nella mattinata di mercoledì, man mano che l’acqua cresceva, cresceva anche la preoccupazione. Poi il disastro, l’acqua e il fango hanno travolto tutto. Ora bisognerà darsi da fare per pulire, liberare, recuperare per far tornare questa casa nuovamente agibile».

«È urgente far rientrare prima possibile i ragazzi e gli educatori», prosegue don Mazzi «Quest’anno ci hanno già trasferito otto volte. Il danno e il disagio non è solo materiale. La situazione di emergenza ci costringe a interrompere tutte le attività educative. Sono ragazzi che stanno già vivendo un particolare periodo di fragilità e queste situazioni rischiano di vanificare tutto il lavoro che, ogni giorno, gli educatori fanno con loro. Ora si trovano in un’altra nostra struttura che ospita minori, ma la convivenza non è sempre facile da gestire. I nostri educatori fanno i salti mortali per tenerli occupati e per fargli vivere questa situazione precaria e imprevista il meno stressante possibile. E ancora la Protezione Civile non ci dà il via libero per il rientro».

I danni registrati ad una prima verifica, mentre lentamente si sta cercando di liberare gli spazi da acqua e fango, ammontano a diverse decine di migliaia di euro. Ecco perché Exodus chiede un aiuto per far rientrare al più presto a casa i ragazzi. È possibile offrire il proprio sostegno con una donazione, indicando nella causale “Esondazione Lambro”. Ecco le diverse opzioni:

  • bonifico bancario intestato alla Fondazione Exodus Onlus

Iban: IT22C0503401751000000024458

  • versamento sy conto corrente postale intestato a Fondazione Exodus

viale Marotta, 18 – Milano

Bollettino postale c/c n. 272203

Iban: IT90E0760101600000000272203

  • pagando conPayPal o carte di credito, cliccando su Dona ora nella homepage del sito www.exodus.it

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