Volontariato

Assonime: per le imprese quotate ci vuole più trasparenza

Assonime, l’associazione fra le società per azioni, rende noti i risultati della terza Analisi dello stato di attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate

di Francesco Maggio

In questo momento, segnato dallo stato d?insolvenza di uno dei maggiori gruppi industriali italiani, si manifesta più che mai pressante la necessità di un alto livello di trasparenza delle società quotate: Assonime, l?associazione fra le società per azioni, rende noti i risultati della terza Analisi dello stato di attuazione del Codice di Autodisciplina delle società quotate. Il documento mostra come, nella loro generalità, le società quotate condividano tale esigenza e stiano migliorando sensibilmente la comunicazione dei fatti aziendali e il sistema di corporate governance per effetto dell?applicazione del Codice di Autodisciplina a partire dal 2001. Rimangono aree di miglioramenti possibili. L?analisi di Assonime sulle relazioni con cui i CdA delle società quotate forniscono informazioni sul proprio sistema di corporate governance, attesta che è intervenuto un positivo mutamento per quanto riguarda la descrizione dell’attribuzione delle deleghe, la definizione delle funzioni del CdA, l?identificazione nominativa degli amministratori – esecutivi, non esecutivi e indipendenti – i procedimenti di nomina, a garanzia non solo della trasparenza operativa delle società, ma anche degli investitori. L?indagine copre quelle società (259, pari al 93% dell’intero listino) la cui comunicazione era disponibile al 26 luglio 2003. Per vari punti, l?adesione alle raccomandazioni del Codice ha raggiunto o sfiora il 100%. E? evidente lo sforzo compiuto dagli emittenti nel fornire informazioni sul proprio modello di governance e nell’adeguarlo alle disposizioni del Codice. Da rilevare che 132 società hanno pubblicato la comunicazione sulla corporate governance anche sul loro sito web.

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