Mondo

Iraq: ecco chi sono i nuovi guerriglieri

Per il Time i baathisti hanno perso colpi dopo la cattura di Saddam, lasciando spazio alla corrente salafista jihadista dell'Islam radicale, già nota in Afghanistan e Algeria

di Paolo Manzo

Cambia faccia la guerriglia irachena: a tenere in mano le redini, oggi, sarebbero militanti indigeni aderenti alla corrente salafista-jihadista dell’Islam radicale, gia’ nota in paesi come l’Afghanistan e l’Algeria. Non piu’ un movente prettamente politico, dunque, dietro agli attacchi contro le forze di coalizione in Iraq: secondo il settimanale ‘Time’ i baathisti, fedeli all’ex regime e accusati fino a questo momento di guidare le operazioni di guerriglia, avrebbero perso colpi dopo la cattura di Saddam lasciando cosi’ spazio a gruppi armati ‘locali’ motivati religiosamente. Tra le reclute di queste cellule indigene – che avrebbero assunto un ruolo di leadership nel panorama dell’insurrezione anti-americana – vi sarebbero anche combattenti stranieri ed ex guardie repubblicane. La moschea rappresenterebbe il principale luogo di ritrovo nonche’ centro operativo per i salafisti iracheni. Il loro modello: i mujahedin che negli anni ’80 guidarono l’offensiva contro i sovietici in Afghanistan. Il salafismo, una delle correnti piu’ rigide e conservatrici dell’Islam sunnita, venne brutalmente represso dal regime di Saddam a partire dai primi anni ’90, quando apparve evidente che avrebbe potuto ottenere un forte sostegno dalla popolazione.

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