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Parla lispiratrice della riforma. Linnovazione val bene un po di caos
Valentina Aprea tranquillizza tutti: "Faremo una scuola così come le famiglie la vogliono. senza levar nulla".
Valentina Aprea è la vera ispiratrice della circolare che ha seminato incertezze e proteste in tutte le scuole italiane. Ma, interpellata da Vita, tranquillizza tutti: “Adesso il decreto è pronto. La circolare del ministro l?ha preceduto di qualche giorno perché ritenevamo importante dare tutte le informazioni possibili alle famiglie alle prese con le iscrizioni”.
Altro che poca chiarezza: l?onorevole Aprea, che appena laureata fu una delle più giovani direttrici didattiche d?Italia, e oggi è sottosegretario al ministero dell?Istruzione, non ci sta affatto: “Il problema è che si è creata una sorta di cortina che non siamo riusciti a superare, ma non per colpa nostra. Crediamo che chi ha serenamente valutato le indicazioni della riforma abbia capito anzitutto che il nostro modello di scuola non offre servizi in meno, e mi riferisco alla questione tempo pieno, assolutamente confermato nonostante voci contrarie, così come il servizio mensa con la vigilanza degli insegnanti”.
Sono tutte polemiche pretestuose, dunque? “Credo che gli italiani abbiano capito che abbiamo creato le condizioni per entrare nel merito della nuova scuola”, sottolinea l?onorevole Aprea, “quella che esalta l?autonomia dei singoli istituti e che permette a questi stessi istituti di offrire il tipo di scuola che le famiglie chiedono, nel nome della libertà di scelta. Si tratta di innovazioni che oggi vengono scritte formalmente, ma che erano già entrate nei Piani di studio scolastici grazie ai principi diventati norma con la legge Bassanini nel 1997; penso all?autonomia, alla possibilità di organizzare attività opzionali”.
Se dovesse sintetizzare? “Il Piano di studi che uscirà da questa operazione e che sarà di volta in volta declinato e precisato nei piani dell?offerta formativa delle singole scuole, avrà meno vincoli e maggiore attenzione ai risultati finali”.
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