Welfare

Kosovo: esercito serbo ammette violazioni diritti umani

È la prima volta che i militari di Belgrado riconoscono fatti del genere

di Gabriella Meroni

L’esercito serbo ha ammesso che alcuni suoi soldati si sono macchiati di crimini di guerra in Kosovo. Il portavoce dell’esercito Svetozar Radisic, citato dalla radio indipendente B-92, ha precisato che sono stati individuati 24 casi del genere e che contro i presunti responsabili sono stati aperti procedimenti. Alcuni sono gia’ stati puniti. A quanto si sa, e’ la prima volta che l’esercito, che nel Kosovo combatte’ i guerriglieri separatisti albanesi nel 1998- 99, fino alla campagna militare della Nato, da’ specifiche informazioni su crimini di guerra commessi da suoi membri. Nel dicembre scorso un tribunale militare aveva arrestato tre soldati serbi per aver ucciso una coppia di albanesi nel marzo 1999, durante i bombardamenti della Nato, che si conclusero, in giugno, con il ritiro delle forze di Belgrado e l’insediamento di un’amministrazione dell’Onu nella provincia. ”Ci sono stati crimini di guerra nell’esercito jugoslavo durante il conflitto del Kosovo e l’aggressione (occidentale contro la Jugoslavia)”, ha dichiarato Radisic. ”Procedimenti sono stati aperti e alcuni degli individui sono gia’ stati puniti. Parliamo di 24 casi del genere”, ha precisato il portavoce, aggiungendo: ”L’esercito jugoslavo vuole che chiunque commetta crimini sia considerato responsabile di tali crimini”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA