Famiglia

I disabili si organizzano. Questo sindacato è una vera Sfida

La sigla sta per Sindacato Famiglie Italiane Diverse Abilità. L’obiettivo? Rappresentare i diritti di ogni portatore di handicap, in qualsiasi professione lavori.

di Redazione

Il sindacato dei disabili ha proclamato uno sciopero generale che prevede l?astensione dal lavoro di tutti i diversamente abili, dei loro familiari e di chiunque operi nel settore della disabilità. Milioni le persone coinvolte. Un annuncio che oggi pare una burla, ma presto potrebbe comparire sulle prime pagine dei giornali. Dall?inizio di febbraio infatti prenderà il via l?attività di Sfida, acronimo di Sindacato famiglie italiane diverse abilità. Un?iniziativa nata dall?immaginazione di Andrea Ricciardi e Dino Mauro Di Tullio, presidente e vicepresidente del coordinamento nazionale dell?associazione Superamento handicap, che hanno lanciato l?idea il 4 dicembre scorso dal pulpito della diocesi di San Severo, in provincia di Foggia. “Quel giorno si è chiuso, con un bilancio assai deludente, l?Anno europeo del disabile”, sottolinea Di Tullio, “la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non potevamo attendere oltre”. Milioni di iscritti Tradotto in fatti concreti significava armare la mano “delle associazioni che si occupano volontaristicamente e a vario titolo della disabilità, con un organismo capace di parlare a nome di tutti nelle sedi istituzionali”. In altre parole Sfida non si sostituirà agli enti, “che continueranno ad occuparsi di socialità e del monitoraggio del territorio, ma ne sarà la loro bocca di fuoco”. Secondo le ottimistiche previsioni dei suoi fondatori, sotto l?ombrello del sindacato si riuniranno potenzialmente 15 milioni di iscritti: “I 3 milioni di disabili italiani, i familiari e chiunque lavori nell?ambiente”. Il neonato organismo si doterà entro fine mese di una segreteria nazionale e di 20 uffici regionali (14 sono già attivi). Dopo di che sarà la volta delle rappresentanze provinciali e dei patronati. “Non ci affideremo ai volontari, ma a esperti stipendiati”: nel progetto di Di Tullio le risorse per finanziare Sfida arriveranno dalle quote associative, dall?attività dei patronati e dalle sovvenzioni statali. Le cariche istituzionali saranno elettive. “Sfida è un progetto assolutamente apartitico e apolitico di ispirazione cristiana, ma non abbiamo la minima intenzione di consorziarci con i sindacati confederali, nemmeno alla Cisl”, avverte Di Tullio, che da oltre un mese riceve circa 150 email al giorno di persone e associazioni interessate. “Stamane mi hanno chiamato un medico, una giornalista e un tranviere: tutti genitori di figli disabili”. Lui stesso è padre di Giulio, 6 anni, il suo terzo erede affetto dalla sindrome Fg (sei casi in tutta Italia), “nostro obiettivo è rappresentare i diritti d?ogni tipo di disabilità e in ogni professione. L?handicap non ha un colore politico e non decide la categoria dove andare a nascere”. Un contratto nazionale per i lavoratori disabili? “Adesso è prematuro parlarne”, conclude Di Tullio, “inizieremo col dar risposte alle esigenze del disabile del piccolo comune, le cui famiglie il più delle volte non hanno la forza di litigare con gli amministratori locali. Quanto allo sciopero generale, perché no?”.

Info: Dino Mauro Di Tullio v. dei Sabini 65 – 71015 San Nicandro Garganico (FG) tel. 0882.475566 – 338.4520976 diditull@tin.it


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