Non profit

Italia, la patente non fa l’americana

Tempi biblici per il duplicato. In Usa basta mezz’ora

di Redazione

Tempo fa in seguito al furto del mio porta documenti subìto in metropolitana, sono stata costretta a chiedere il duplicato della patente di guida americana (allora vivevo negli Usa per lavoro) e, ovviamente, della patente italiana. Per avere la prima non ho fatto altro che recarmi alla motorizzazione civile, chiedere il duplicato e pagare due dollari: in 30 minuti l?ho ottenuto. Per quanto riguarda la patente italiana, è imbarazzante scrivere cosa e quanto un cittadino sia costretto a fare e a pagare per ottenere un semplice duplicato. Mi piacerebbe sapere se: sia legale pagare, tra bolli, autentiche di firme, bollettini e certificati medici la cifra di 156 mila lire al pari di una domanda per patente di guida ex-novo; se sia evitabile spendere almeno due giorni di lavoro e attendere minimo 30 giorni per avere il duplicato; se esiste la possibilità di verificare l?esattezza dell?ammontare da versare in questi casi, ossia se esistono indici tariffari a cui adeguare tali costi o se sono stabiliti casualmente.

Eleonora Rizzuto, Fregene

Risponde Donata Monti Cara signora Rizzuto, lei solleva una questione che conosciamo bene. Infatti, è noto che i tempi e le modalità per avere il duplicato della patente in Italia sono lunghi e macchinosi. I costi sono quelli che lei ha indicato. E i tempi, i trenta giorni di attesa come previsto dall?articolo 127 comma 4 del nuovo codice della strada, sono necessari perché accade spesso (purtroppo potrebbe non essere il suo caso) che il documento smarrito o rubato sia poi recuperato; con l?espediente dell?attesa si cerca dunque di evitare la circolazione di un doppio documento. Per quanto riguarda i certificati, si ricordi della nuova legge, la cosiddetta Bassanini, ancora fresca di attuazione, che consente l?autocertificazione e l?autentica della firma (senza esborsi economici) in presenza dello stesso ufficiale pubblico richiedente il certificato. Anche qui la nostra amministrazione non brilla per snellimento della macchina burocratica. Oltre alle normali e ?ordinarie? difficoltà, potrebbe capitare anche lo spiacevole incidente provocato da qualche impiegata che potrebbe opporsi; in questo caso occorre insistere senza remore, minacciando il ricorso all?organo superiore. La difesa dei diritti del cittadino, signora Rizzuto, purtroppo è argomento recente e anche abbastanza spinoso nel nostro Paese, anche se a rigore non dovrebbe essere così. Molte associazioni, tra le quali anche la nostra, si occupano di questi argomenti, mettendosi sempre e comunque dalla parte dei consumatori. Ma è veramente enorme la mole di questioni che arrivano sulle nostre scrivanie e che vanno analizzate e valutate bene. Ma le forze sono esigue e i tempi dunque si allungano.

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