Cultura

Facevamo Banca etica. E la sinistra non capiva

Tom Benetollo. Il presidente Arci ricorda quel 94. "Solo Ciampi capì la bontà del nostro progetto. Per gli altri invece eravamo solo dei pazzi..."

di Ettore Colombo

Tom Benetollo ha difficoltà a fare il conto di quanti anni aveva, nel 1994 (“40, credo, no: 43, ostrega?”), ma ricorda perfettamente cosa faceva: il presidente nazionale dell?Arci. Padovano doc, stava già nell?Arci e andava e veniva dall?ex Jugoslavia: tra Natale 93 e Capodanno del 94 era a Sarajevo, non esattamente in villeggiatura. La città era sotto assedio, da parte dei serbo-bosniaci, e i pacifisti che volevano ?mettersi in mezzo? erano giudicati, a seconda, dei pazzi o dei deficienti. “Dicevano la stessa cosa di noi quando, alla fine degli anni 80, noi credevamo nella fine dei blocchi, e mi ero già tolto lo sfizio di ballare sul muro di Berlino che andava in pezzi. Ma a Sarajevo non c?era tempo per le chiacchiere. Eravamo lì per portare aiuti: ci riuscimmo, forzando il blocco e l?assedio. Mangiavamo scatolette andate a male e dormivamo in macchina, al freddo, io e tanti altri. Con le Acli e il suo presidente Giovanni Bianchi, c?era già una buona tradizione di manifestazioni e cortei fatti assieme ma vivere sotto le bombe tempra anche le idee, non solo il carattere…” Vita: Benetollo, in che stato era, dieci anni fa, il Terzo settore? Tom Benetollo: In uno stato ?aurorale?, direi. Avevamo appena fondato la Costituente della strada assieme ad Acli, Movi, allora diretto da Giuseppe Lumia, Auser e molti altri. Il lavoro in comune, tra molte associazioni, c?era già ma sapevamo che dovevamo costruire qualcosa di nuovo, anche se non sapevamo bene cosa. Vita: E la famosa ?società civile? come reagiva? Benetollo: Io di questa parola, fin troppo abusata, inizio a essere stanco. La politica ci disprezzava, quando non ci usava per i suoi fini. E noi non avevamo né la forza né gli strumenti per rispondere. Più tardi, con la nascita dell?Ulivo, venne anche l?unica vera fiammata di partecipazione popolare e d?interesse civico verso la politica, ma finì presto. Da allora è stato il buio. Ancora aspetto che rinsaviscano, ma dispero. Vita: Facciamo qualche esempio ?virtuoso? nel 94… Benetollo: La convention democratica di Atlanta che diede il via al progetto di rinascita civile e politica che si concluse con la vittoria di Clinton. Ci andai e il clima che trovai mi piacque molto: sindaci, associazioni e personalità del partito democratico americano avevano una gran voglia di fare e di pensare. Fu un bel momento, che potrebbe essere utile ricordare anche ora che siamo inclini a pensare che dagli Usa venga solo il male. Non è vero. Sottolineo anche che i presidenti democratici americani sono abituati a circondarsi di persone più intelligenti di loro. Da noi avviene il contrario? Vita: Cioè? Benetollo: Ricordo perfettamente che sulla questione della nascente Banca etica, a sinistra mi davano del pazzo. L?attuale presidente della Repubblica, Ciampi (allora presidente della Banca d?Italia) no e ci diede una bella mano, sia morale che materiale. Sindacati e partiti ci hanno messo molto a capire la novità, anche se si sono messi in ascolto. Oggi è il futuro stesso di un Paese in declino a essere in discussione. Il Terzo settore deve rimboccarsi di nuovo le maniche e darsi da fare. Basta che sia chiaro che, nella ?società civile?, non c?è posto per tutti: imprenditori che rubano decine di miliardi ai risparmiatori stanno da un?altra parte. è ora che anche il nuovo centrosinistra se ne renda conto.


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