Formazione

Ogm: Isaaa, coltivazioni in aumento in tutto il mondo

Secondo l’organizzazione internazionale nel 2003 vi è stato un incremento del 15%

di Francesco Agresti

Non conosce sosta l?espansione degli Ogm. Nel 2003 la superficie complessiva destinata a coltivazioni geneticamente modificate è cresciuta del 15% rispetto all?anno precedente arrivando a coprire un estensione di 67 milioni di ettari. Secondo il Rapporto del Servizio Internazionale per l’Acquisizione delle Applicazioni Agrobiotecnologiche (ISAAA) aumenti significativi si sono registrati anche nel Vecchio continente. In particolare, in Spagna la produzione di mais geneticamente modificato (gm) è aumentata del 33% passando dai 25.000 ettari del 2002 ai 32.000 del 2003. Sempre in Europa, la Romania ha incrementato del 50% la superficie coltivata con soia gm raggiungendo nel 2003 i 70.000 ettari. I dati definitivi, sottolinea il Rapporto, potrebbero essere ancora più consistenti, il documento infatti comprende soltanto una stima, in difetto e provvisoria, relativa a 3 milioni di ettari di soia geneticamente modificata coltivata in Brasile, Paese che nel 2003 ha, per la prima volta, consentito la semina di questo tipo di soia. Aumentano anche gli agricoltori che utilizzano sementi geneticamente modificate: nel 2003 sono diventati 7 milioni, un milione in più rispetto al 2002, e la maggior parte di essi (85%) vive in Paesi in via di sviluppo. E nei Paesi in via di sviluppo si trova anche quasi un terzo della superficie mondiale coltivata con piante gm, rispetto al 25% circa registrato nel 2002. Sempre secondo il rapporto, in aumento anche i Paesi nei quali la quasi totalità (99%) delle colture e’ gm: sono passati dai 4 del 2002 a 6. Brasile e Sudafrica sono infatti andati ad aggiungersi ai principali coltivatori di prodotti agricoli gm, ossia Stati Uniti, Argentina, Canada e Cina. Gli aumenti più significativi nella produzione si sono avuti in Cina e Sudafrica, con incrementi di un terzo delle superfici rispetto al 2002. Gli altri 4 Paesi che coltivano superfici geneticamente modificate superiori ai 50.000 ettari sono Australia, India, Romania e Uruguay.


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