Non profit

Contro le espulsioni è possibile ricorrere

Nuove regole per i clandestini(a cura di M.Teresa Marino e M.Persotti)

di Mariateresa Marino

Mi chiamo Nelly, ho 33 anni e sono una delle tante filippine che è arrivata in Italia a lavorare come collaboratrice domestica presso una famiglia. Vivo a Milano da 4 anni e attualmente mi trovo insieme a mia sorella e a mio fratello che lavorano, da diversi anni, con un regolare permesso di soggiorno e un contratto di lavoro. Purtroppo, non ho ancora potuto regolarizzare la mia situazione, giacché il datore non ha voluto denunciare il nostro rapporto. Sono preoccupata perché, non avendo un regolare permesso di soggiorno, sono per la legge una clandestina, anche se sono entrata in Italia con i miei documenti in regola e con un visto per turismo rilasciato dall?ambasciata italiana nelle Filippine. Ho paura di essere scoperta ed espulsa. Cosa posso fare?

Lettera firmata

Risponde Silvina Perez Cara Nelly, conosciamo molto bene il tuo caso e ti consigliamo di seguire attentamente, attraverso le organizzazioni di volontariato e i sindacati della tua città, gli sviluppi sulla nuova legge per l?immigrazione. Tieniti informata, perché alcune cose stanno cambiando. Recentemente il governo ha presentato in Parlamento il nuovo disegno di legge sull?immigrazione e la Camera ha discusso e approvato l?intero provvedimento. I provvedimenti di espulsione saranno limitati a coloro che si rifiutano di farsi identificare dalle autorità di pubblica sicurezza e a quelli con un percorso penale alle spalle. Per tutti gli altri cittadini extracomunitari, dunque, in possesso di documenti validi, non ci saranno provvedimenti di espulsione immediata, come invece era inizialmente previsto nella bozza di legge. Gli stessi clandestini, in particolare, potranno, una volta identificati, presentare riscorso al pretore «con qualche possibilità di dimostrare il proprio diritto a rimanere in Italia». Un?altra importante novità è che queste norme non avranno, dal momento della loro entrata in vigore, un valore retroattivo. L?espulsione immediata rimane dunque valida per gli stranieri clandestini che non sono in possesso di validi documenti di identità e per quelli che hanno alle spalle precedenti e addebiti penali e criminali. Per quanto riguarda, infine, il problema sollevato dal tuo datore di lavoro e la tua mancata regolarizzazione del rapporto lavorativo, i sindacati si sono già mossi chiedendo una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, affinché vengano messi in giusta evidenza i comportamenti dolosi di quei datori che occupano in modo irregolare uno straniero. Adesso attendiamo la discussione della legge al Senato, dopo il via libera dato dalla Camera. I tempi per l?approvazione definitiva si sono allungati. Si parla del mese di dicembre o addirittura di gennaio.

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