Formazione

Gavino Sanna: “Una testata che sa di buono”

Parla il grande pubblicitario che diede il nome a Vita.

di Giuseppe Frangi

Fu lui, uno dei più grandi pubblicitari italiani, a inventare la testata. E a disegnarla. Oggi Gavino Sanna se la gode, fuori dalla mischia, nella sua amata Sardegna. Fa quel che gli piace. E, per esempio, il ricordare quella scelta anticonformista di dieci anni fa è cosa che ancora gli piace (tra l?altro è suo anche il logo di Banca etica). “I pubblicitari mi sembravano un po? tutti come degli scarafaggi, pronti a saltare su qualsiasi prodotto purché i soldini fossero garantiti. Avevo voglia di fare qualcosa solo per fare bene e per sentirmi bene. Non lo facevo per l?immagine, altrimenti mi sarebbe bastata una qualsiasi Pubblicità Progresso. In quel periodo avevo girato anche il primo spot per la prevenzione dell?Aids. Il ministero lo mise nel cassetto. Poi presi un premio a Cannes. E allora Donat Cattin lo tirò fuori e fece la prima campagna”. Vita: Quindi inventò il nome per questo giornale. Un nome che allora poteva far tremare. Life, il celebre mensile americano esisteva ancora? Gavino Sanna: Non mi faceva nessuna soggezione. Volevo un nome semplice, che dichiarasse ciò di cui si sarebbe parlato. Cosa meglio di ?vita?? Era alla portata di tutti, parlava in un linguaggio semplice. Sollecitava il buono che c?è in ciascuno. Vita: Non solo inventò il nome, ma disegnò anche la testata. Con quel carattere un po? fuori moda, il Bernard? Sanna: Cercavo qualcosa che sapesse di vecchio, di familiare. Perché ciò che è vecchio, nel mio immaginario, ispira sentimenti di bontà. E poi era un carattere senza spigoli, docile. Con il quale si familiarizza senza problemi. Un carattere che non suscita ostilità né cattivi sentimenti. Vita: Non solo inventò il nome e disegnò la testata, ma si propose anche come vignettista? Sanna: No, non ero un vignettista. Sarò pure presuntuoso, ma era qualcosa di nuovo. Mi applicavo molto, realizzando qualcosa per cui mi sono sempre sentito molto portato: il disegno. Così facevo questi ritratti dei personaggi politici che cercavano di sintetizzare tutti gli elementi del loro carattere. Erano un nuovo modo di fare satira politica. O almeno un tentativo, al quale mi sento ancora molto legato. Vita: E oggi… Sanna: Oggi mi sembra che quelle premesse abbiano dato buoni frutti. E che davvero valga la pena continuare. Il bene porta solo altro bene.


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