Non profit

Il primo cargo a Pyongyang

Il carico con cibo, omogeneizzati (la Milupa ha donato 10 tonnellate) e attrezzature sanitarie è già arrivato in due province a Sud della capitale.

di Redazione

Il dramma della Corea del Nord sta finalmente scuotendo il mondo. In questa settimana si sono moltiplicate infatti le inizative da parte di governi, parlamenti e diplomazie internazionali per cercare di abbattere il muro decennale di isolamento che ha finora impedito di portare aiuti nel Paese asiatico. Il 19 novembre ha iniziato l?Unione Europea, che tramite il proprio servizio umanitario (Echo) ha deciso lo stanziamento di oltre 16 mila miliardi di lire (oltre 4.000 milioni di Ecu) per venire incontro alle necessità delle nazioni più provate dall?emergenza alimentare. Alla Corea del Nord andranno 300 mila Ecu. Pochi giorni dopo, il 26 novembre, il Programma alimentare mondiale (Pam), che già fornisce aiuti alimentari a più di 4 milioni di persone in Corea del Nord, ha annunciato un?estensione della propria presenza, prevedendo di assistere per il prossimo anno almeno 7 milioni e mezzo di bisognosi. La decisione è stata presa dopo che i dirigenti del Pam avevano esaminato il rapporto di una missione congiunta Pam-Fao che ha visitato il Paese all?inizio di novembre. Ma se i passi della comunità internazionale verso la Corea sono stati rapidi e decisi fin dall?inizio, non altrettanto si può dire del governo di Kim Jong Il, da sempre strenuo difensore della propria (presunta) autarchia economica. Negli ultimi tempi però la situazione sta cambiando. Due i fatti significativi di questo periodo: innanzitutto, il governo coreano ha chiesto ufficialmente aiuto a una delegazione di parlamentari italiani, appartenenti alla commissione Esteri della Camera, che si è recata a Pyongyang in visita. L?altra novità assoluta riguarda il disgelo che finalmente sembra investire i rapporti da sempre tesissimi tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti. In vista delle trattative di pace tra le due Coree, previste a Ginevra il 9 dicembre prossimo, il sottosegretario agli Esteri nordcoreano Kim Gye Gwan è stato ricevuto al Dipartimento di Stato di Washington. Durante il colloquio l?esponente coreano avrebbe chiesto anche agli Stati Uniti di intervenire per porre fine all?emergenza alimentare che ha già provocato centinaia di migliaia di vittime tra la popolazione. Intanto, in Italia, prosegue senza sosta la nostra campagna per sostenere l?attività umanitaria del Cesvi, l?unica Ong al mondo ammesssa in Corea del Nord. Mercoledì 3 è partito dall?aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) il primo cargo carico di integratori alimentari e attrezzature sanitarie diretto in due province a Sud della capitale coreana; in quella occasione, come annunciato da lui stesso nella sua rubrica del numero scorso, Ezio Greggio, testimonial della campagna, ha girato uno spot di promozione della missione umanitaria che sarà programmato sulle reti Mediaset. Sull?aereo, anche 10 tonnellate di omogeneizzati donati generosamente dalla Milupa, la grande azienda di prodotti per l?infanzia. Il Cesvi rilancia comunque il proprio appello a tutti coloro che volessero contribuire a inviare altri aiuti in Corea: l?appello di questa settimana, in particolare, si rivolge alle aziende produttrici di prodotti alimentari e vestiario per bambini. Se qualche dirigente d?azienda, sull?esempio del dottor Cortesi della Milupa, volesse contribuire donando omogeneizzati, prodotti per bambini, vestiti invernali e coperte, può farlo contattando il Cesvi di Bergamo al numero: 035/243990. Per tutti gli altri, lo ricordiamo, sono invece attivi i canali usuali per le offerte in denaro: per i possessori di carta di credito, Numero verde 167/036036; conto corrente postale numero 324244, e conto corrente bancario 40440 presso la Banca Popolare di Bergamo – Credito Varesino, sede di Bergamo, ABI 5428 CAB 11101. I conti vanno intestati a Cesvi, causale ?Carestia in Corea del Nord?.


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