Cultura

Da santa dei migranti a patrona del non profit

di Lucetta Scaraffia, Paoline, 13,50 euro.

di Daniela Romanello

“La capacità imprenditoriale di Francesca Cabrini le attirava gli aiuti: si danno i soldi più volentieri a chi dimostra di saperne fare buon uso. Le sue opere dovevano diventare presto autonome finanziariamente, affiancando le istituzioni caritative ai servizi a pagamento: questi dovevano essere gestiti come delle imprese e quindi, possibilmente, ottenere anche un profitto, che veniva poi reinvestito in altre fondazioni”. Così la storica Lucetta Scaraffia commenta i primi passi in terra americana di Francesca Cabrini. Era il 1889. Con questo spirito, quella che viene chiamata oggi la ?santa dei migranti? non poteva che essere nata in terra lombarda, a Sant?Angelo Lodigiano, nel 1850, in un periodo di forti trasformazioni e di conflitti sociali e culturali. Suo scopo era quello di riportare alla fede dei padri gli italiani in America, i paria degli emigrati nella ?terra promessa?. E lo fece, armata di una fede incrollabile nel compito affidatole e nella Provvidenza, ma anche con una scaltrezza imprenditoriale, finanziaria e politica (in particolare per quanto riguarda il ruolo delle donne nella società) profetica. Tanto che potrebbe essere considerata a pieno titolo la ?patrona del non profit?.

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