La ricostruzione comincia dai banchi

Somalia, anno zero. Il periodo che va dalla fine del 1990 a oggi è stato quello dell?emergenza e della lotta contro la disperazione. Momenti che hanno avuto, per protagonisti, non solo i ?signori della guerra?, ma anche quei somali che non hanno voluto piegarsi alle logiche della guerra. Tuttavia, per chi nasce e cresce in questo Paese, ancora oggi è difficile immaginare un futuro. Sanità e scuola sono tenuti in piedi, per quanto possibile, dalle organizzazioni di volontariato internazionale che supportano i medici e i maestri locali. Proprio nel settore scolastico, il Cisp sta aiutando il personale scolastico del distretto di Harardere, a circa 450 chilometri a Nord di Mogadiscio, un?area dedita all?agricoltura per quattro mesi all?anno e dove la popolazione (l?80 per cento è nomade) vive prevalentemente di piccolo allevamento. Il recente conflitto civile, ad Harardere, ha causato la distruzione della scuola elementare. Solo grazie al decisivo apporto della popolazione locale, in termini di braccia, il Cisp ha potuto riedificare tale edificio, che attualmente ospita circa 300 bambini. Attualmente, però, le necessità sono altre: vanno pagati piccoli incentivi ai maestri, visto che non c?è uno Stato che provvede loro e, al tempo stesso, è indispensabile garantire l?aggiornamento di docenti che, dalla guerra, sono stati tagliati fuori dal resto del mondo. Servono pure nuovi materiali didattici e la ristampa di molti libri di testo, andati bruciati negli scontri fra i clan rivali. Il progetto Progetto: Cisp-Somalia ?Scuola ad Harardere? c/c bancario 20423490 (Abi 06230, Cab 03200) c/o la Cassa di risparmio di Parma e Piacenza, via Sistina 104 Roma, causale ?Aiuto alla scuola in Somalia?. Oppure c/c postale 50564004 intestato a Cisp. Le donazioni ricevute sono deducibili fino al 2 per cento sull?imponibile netto. Informazioni: Cisp, via Marianna Dionigi 57, 00193 Roma. Tel: 06/3215498; fax: 06/3216163.