Solidarietà analogica

Cara nonna sconosciuta

Da una onlus del Comasco l'idea di mettere in connessione gli ospiti di Rsa con volontari di tutta Italia che vogliano dialogare via lettera. Oggi 250 anziani, in 119 case di riposo distribuito su 19 regioni italiane, corrispondono con altrettanti amici di penna

di Arianna Monticelli

«È difficile spiegare l’emozione che provo ogni volta che apro una sua lettera. Tra di noi c’è una corrispondenza di anime». Melania è una ragazza di Napoli e racconta così la sua amicizia epistolare con Valtrude, 79enne che vive in una residenza per anziani di Casalpusterlengo, Lodi. Hanno iniziato a scriversi da qualche anno e non si sono più lasciate, accompagnate costantemente da penna e carta da lettere. La bellezza di un incontro epistolare sembra un ricordo d’altri tempi ma nel 2024 guarda invece all’attualissima necessità di creare relazioni più concrete, reali, in uno scambio di conoscenze e vite capace di osmosi tra generazioni.
È quanto generato da “Nipoti di penna”, progetto nato due anni fa dall’idea della onlus “Un Sorriso in più” di Guanzate (Como), impegnata da 20 anni in percorsi di volontariato che non lasciano solo chi invecchia e si trova in condizioni di particolare fragilità. L’associazione propone la scrittura di lettere per generare amicizie, contrastare l’isolamento che spesso avvolge le persone anziane ma anche valorizzarne le capacità relazionali e narrative. Per i nonni e le nonne di penna c’è l’emozione di sentirsi scelti e scoprirsi speciali per qualcuno che anche da lontano si dedica a loro, ma anche la bellezza di ritrovare ricordi e pezzi di vita importanti. Il tempo dell’attesa dà inoltre valore ai giorni. Per gli amici di penna c’è il privilegio di incontrare ed esplorare vite intense, veri esempi. Oggi sono circa 250 le amicizie in corso con lo scambio periodico di lettere, 130 le case di riposo coinvolte in 19 regioni di tutta Italia.

Melania e Valtrude

«In un mondo fatto di messaggi immediati e virtuali una lettera mi dà la magia dell’attesa e la possibilità di vivere lentamente le mie emozioni», continua a raccontarsi Melania. «Con Valtrude ogni volta che ci scriviamo ci regaliamo un pezzo di cuore in più ed è incredibile quanto senta di essere simile a lei. Anzi, da adulta voglio proprio assomigliarle». Valtrude è di origine tedesca ma vive in Italia da quando aveva 10 anni.

Veltrude impegnata nella scrittura a Melania

«Mi sono laureata in lingue, ho insegnato e amo tantissimo il rapporto con i ragazzi ma ho anche viaggiato molto». I suoi racconti sono esplorazioni anche per Melania. «Lei ha tantissimi interessi», continua la giovane nipote di penna, «e ogni volta mi sorprende perché sono molto affini a miei. Entrambe ne siamo meravigliate: ecco perché parlo di un incontro di anime gemelle”. Niente mail, niente social, eppure anche i più giovani rispondono con entusiasmo al progetto. L’associazione incrocia mittenti e destinatari delle lettere: ogni mercoledì pubblica online le richieste di amicizia in arrivo dalle rsa; chi è interessato si candida. Nelle schede c’è il nome, il luogo e gli interessi della persona anziana che si presenta in poche righe: quasi un modo per rompere subito il ghiaccio. A seguire “i nipoti” fanno un colloquio conoscitivo guidato da educatori responsabili delle diverse residenze. Solo successivamente potrà partire la corrispondenza, sempre accompagnata dalla supervisione delle singole strutture. La regola base è l’assunzione di impegno a non deludere mai l’attesa degli ospiti delle residenze e a rispettarne in tutti i modi la privacy.

«Gli anziani si lasciano coinvolgere, si raccontano, attingono ai loro ricordi, ai valori e alla storia», sottolinea Laura Bricola, coordinatrice della onlus, «ne deriva un’immediata gratificazione e il riconoscimento, anche sociale, nel sentirsi ancora utili, capaci e ricchi di conoscenze che possono essere trasmesse. Le persone si scoprono molto vicine, anche se lontane dal punto di vista anagrafico».

Miracoli di penna: unite dai Maneskin

In tal senso ci sono amicizie di penna che sorprendono. Quella di Irene con Angela, che si trova in una residenza pugliese, è nata a fine maggio 2022. Il primo argomento comune sono stati i Maneskin. «La differenza d’età non si sente, è come parlare con una coetanea: conosce e ama la musica di oggi». Giulia invece è nipote di penna di Tina da agosto 2022. Dopo un anno e mezzo l’amicizia è diventata un rapporto speciale. «Con lei è stato un colpo di fulmine», racconta la ragazza, «è di una semplicità e di una leggerezza disarmante che non vivo altrove».

Albinia, ospite di Rsa coinvolta da Un sorriso in più

Laura invece è ospite al Centro don Orione di Bergamo. La sua nipote di penna è Claudia, 40enne di Varese. Dopo mesi di scambi epistolari, le due amiche epistolari si sono incontrate per Natale, quando Claudia è diventata anche la sua “Nipote di Babbo Natale” e ha voluto esaudire il desiderio della nonna adottiva sul sito dell’altro progetto della onlus “Un sorriso in più” che realizza sotto l’albero i sogni degli anziani. Laura ha 87 anni. Dopo la laurea in Genetica, ha insegnato tutta la vita, con una passione smisurata per la matematica e la fisica. È una donna piena anche di altri interessi. La scrittura è uno di questi, tra brevi racconti di fantasia e persino sperimentazioni del genere poliziesco. Ora osserva la vita scorrere all’interno della rsa e la racconta da cronista sul giornalino della struttura. Claudia ha esaudito il suo desiderio di avere una macchina da scrivere. Una gioia pura vedere Laura battere con grinta sui tasti di una mitica Lettera 22 che rivive, nel modo migliore, con il suo entusiasmo.

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