Volontariato

Maglie azzurre di tutti i colori

Nessuno lo sa, ma l’Italia ha una nazionale multirazziale. Il capitano è rumeno, gli altri sono africani, slavi e albanesi. Nel ‘97 ha disputato partite memorabili.

di Francesco Di Nepi

Maglia bianca e fascia rosso fuoco al braccio sinistro. I tratti somatici tradiscono l?origine balcanica. Ma quanto a portamento, mentre ascolta l?inno di Mameli, non ha niente da invidiare a Franco Baresi o a Paolo Maldini. Parliamo di Eugeni Fulea, rumeno e capitano della squadra italiana di calcio degli extracomunitari. Rappresenta più di 1200 giovani stranieri che, tesserati con l? Unione italiana sport per tutti (Uisp), partecipano ogni anno ai campionati nazionali di calcio. L?ultima partita del ?97 della squadra chiamata? Arcobaleni? sta per finire. Ma lui ha ancora la forza di incoraggiare i suoi compagni. Ragazzi provenienti da paesi limitrofi, come la Romania o l? Albania e da luoghi lontani come il Camerun, l?Angola, la Costa d?Avorio, la Nigeria e il Congo. In possesso di un talento calcistico che è stato individuato e messo alla prova. Per scegliere i migliori, i più forti. La squadra, la cui rosa completa è composta da 23 giocatori con età media di venticinque anni, è nata ufficialmente l?anno scorso ed ha partecipato nel 1997 a numerose iniziative previste da un progetto redatto e promosso dalla Uisp, nel corso delle quali ha mostrato la sua grande forza. «Ma nella nostra squadra non c?è un vero e proprio Ronaldo. Sì, ce ne sono tre che spiccano per le loro capacità, ma non saprei dire chi tra loro è il più forte», spiega Boga Aimè, ragazzo ivoriano che si comporta come un vero e proprio ?team manager? della squadra. Il nome del progetto è, al pari di quello del team, ?Arcobaleni? ed è stato realizzato con il sostegno e il contributo della Comunità Europea, nell?ambito delle attività previste per l?anno europeo contro il razzismo. Il tutto al fine di diffondere, con la pratica sportiva, i valori della tolleranza e della fratellanza. Anche attraverso un confronto tra l?esperienza italiana e quella di altre organizzazioni simili attive però in Francia ed in Spagna. Tra i diversi impegni che gli ?arcobaleni? hanno sostenuto dal 25 giugno ad oggi, c?è il quadrangolare di Piacenza, insieme alla squadra formata dalla redazione di ?Striscia la notizia? e a quella della redazione giornalistica del quotidiano ?La libertà?; la partita disputata a fine agosto contro l?ormai leggendario ?Atletico Van Goof? (la squadra più pazza del mondo creata da Fabio Fazio e dal mago Van Wood in tv durante ?Quelli che il calcio?); per concludere con il quadrangolare di Genova contro le analoghe nazionali di Francia e Spagna. Sempre guidati dall?unico italiano presente nella squadra: il fedelissimo allenatore Alberto Fressoia. Come si può facilmente capire, la costituzione di questa nazionale ha rappresentato sì un momento bellissimo dell?attività della Uisp, ma è stato sicuramente un grande impegno. Sia dal punto di vista economico, che da quello dell?organizzazione di una squadra composta da atleti non sempre con fissa dimora in Italia. Nel progetto ?Arcobaleni?, inoltre, si svolgerà anche la ?Best Woman?. Cos?è? È la gara che si è disputata il giorno di Santo Stefano a Fiumicino, con la partecipazione degli atleti della ?Abebe Bikila?, società sportiva di atletica creata appositamente per i ragazzi extracomunitari. Per informazioni: Uisp, 06/43984320.


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