Mondo

Adozioni: presto in Italia 105 bambini rumeni “bloccati” dalla moratoria

Lo ha annunciato oggi il ministro Stefania Prestigiacomo. Le famiglie Italiane cui erano già stati abbinati aspettavano anche dal 2000

di Benedetta Verrini

Saranno presto a casa 105 dei 141 bambini rumeni, adottati da coppie italiane, bloccati nel loro paese per via della moratoria che vige in Romania dal 2001 e che ha bloccato le adozioni internazionali.
Lo rende noto il ministro per le pari opportunita’, Stefania Prestigiacomo, che ha ricevuto dal governo rumeno la comunicazione di un provvedimento (un memorandum) che deroga al blocco. La vicenda dei bambini rumeni che avevano già avuto l’abbinamento con coppie italiane era stata al centro una settimana fa, il 15 dicembre, di un incontro a Bucarest fra il ministro Prestigiacomo (che ha la delega del governo per le adozioni) e il premier Adrian Nastase. In quella occasione, Prestigiacomo aveva avuto assicurazioni dal primo ministro che la vicenda dei bambini sarebbe stata all’attenzione di un prossimo consiglio dei ministri. L’arrivo in Italia dei bambini e’ previsto nel giro di due mesi, ossia dei tempi tecnici necessari per il disbrigo delle pratiche.

Per gli altri 36 bambini, quelli che restano ancora in attesa di veder risolta la propria situazione, la deroga al blocco delle adozioni non e’ stata tecnicamente possibile in quanto l’iter adottivo non e’ stato completato. Dei 141 bambini, uno era in sospeso dal 2000, 33 dal 2002, 107 dal 2003.
I bambini vivono in istituti collocati un po’ in tutta la Romania, ma per lo piu’ nella zona sud-est del paese e la zona montana al confine con la Moldova. Alcuni di loro hanno gia’ conosciuto i loro genitori che li vanno a trovare e a portare giochi e regali.

Nel periodo della moratoria decisa dalla Romania nel 2001 per dotarsi di una nuova legislazione in materia, l’Italia, in presenza di ”casi speciali”, ha continuato ad adottare bambini rumeni. Dal 1995 al 2000 sono state 540 le adozioni; con l’avvio della nuova legge italiana e il blocco locale, sono entrati in Italia nel 2001 183 bambini, nel 2002 40, nel 2003 63. Sarebbero 36 mila i bambini ancora ospiti degli istituti rumeni, 60 mila sono quelli in stato di abbandono. I bambini dichiarati adottabili sono 5 mila mentre 85 mila, ossia l’1,5% del totale nella classe di eta’ 0-18 anni, sono sotto osservazione dell’autorita’ per la protezione e l’assistenza dell’infanzia.

Il ministro per le pari opportunita’, Stefania Prestigiacomo, esprime soddisfazione: ”Sono soddisfatta per le famiglie italiane che trascorreranno un natale felice per la bella notizia ricevuta, ma soprattutto per quei 105 bambini che presto potranno venire nel nostro paese e ricevere tutto il calore e l’affetto di genitori che li aspettano con ansia. Abbiamo ottenuto un buon risultato e devo dare atto al governo rumeno per la disponibilita’ mostrata e per gli sforzi che sta compiendo per adeguarsi anche in questo delicato settore agli standard europei. A Bucarest ho trovato nelle persone che si occupano di adozioni internazionali un grande rigore ma anche una grande carica umana”.

Il lieto fine per questi 105 bambini e’ ”il risultato – afferma un comunicato del ministero – di una missione che lo stesso ministro ha compiuto il 15 dicembre scorso nella capitale rumena, nel corso della quale ha incontrato il premier Adrian Nastase. La disponibilita’ dimostrata dalla Romania nell’affrontare, a partire dall’Italia, il delicato problema della moratoria delle adozioni e delle deroghe richieste e’ innegabilmente anche il frutto dei rapporti instaurati dal presidente Berlusconi con il premier rumeno.

A Bucarest il Ministro Prestigiacomo, che era accompagnata dalla presidente della Commissione per le Adozioni Internazionali, Melita Cavallo, ha incontrato anche il sottosegretario Gabriella Coman, autorita’ centrale con la quale sono state definite le singole posizioni personali dei miniori in attesa di adozione e delle famiglie italiane che avevano avuto l’assegnazione del bambino”. ”Questa verifica – sottolinea ancora il comunicato – ha rappresentato la premessa del colloquio Prestigiacomo-Nastase nel corso del quale il premier ha assicurato al ministro italiano che nella successiva riunione del Consiglio del Ministri rumeno sarebbe stato varato il memorandum per tutti e 105 i bambini in attesa di adozione. Cosa che e’ puntualmente avvenuta e della quale e’ stata data notizia oggi”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.