Volontariato

Welfare: al via “Cantiere sociale”. Arci, Acli e CdO insieme

Associazioni profondamente diverse tra loro per storia e cultura, si sono unite per la prima volta per dare vita a un progetto nazionale contro l'esclusione sociale

di Redazione

Parte il progetto ‘Cantiere sociale’: Arci, Acli e Compagnia delle Opere, tre associazioni profondamente diverse tra loro per storia e cultura, si sono unite per la prima volta per dare vita a un progetto nazionale contro l’esclusione sociale, con il sostegno del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Il progetto, presentato oggi a Roma alla presenza del sottosegretario al welfare Grazia Sestini, e’ di ampio respiro e include tra le iniziative piu’ rilevanti quella del microcredito alle persone che non hanno garanzie economiche e finanziarie da offrire, i cosiddetti ‘soggetti non bancabili’. ‘Cantiere sociale’ – come ha precisato il sottosegretario Sestini – e’ finanziato per l’ 80% dallo Stato, attraverso il Fondo sociale nazionale, e per il 20% dalle tre associazioni. La dotazione globale del fondo e’ di 10 milioni di euro all’ anno, e il cantiere attingera’ agli stanziamenti del 2002. Per i prossimi 18 mesi il progetto ha a disposizione circa 1 milione di euro che – hanno spiegato i promotori – saranno utilizzati essenzialmente per combattere l’ esclusione sociale, costruendo spazi e occasioni per aiutare le persone e i gruppi in difficolta’ ad uscire dalla loro condizione di disagio ed emarginazione. In questo modo, il cantiere intende diventare ”strumento di integrazione alla programmazione socio-assistenziale”. Arci, Acli e Cdo, che vantano un forte radicamento sul territorio e una vasta rete di associati, condivideranno le proprie reti di relazioni e di servizi; questi ultimi spazieranno dalla formazione all’ orientamento al lavoro, dall’ accoglienza alla consulenza per mettere su una piccola impresa. Saranno creati strumenti operativi e strutturali comuni (software, siti, pubblicita’, marketing) e sviluppati rapporti con il territorio, cioe’ con le istituzioni pubbliche e private, con le altre associazioni e con le imprese. Altra finalita’ e’ quella di realizzare momenti di aggregazione come laboratori, eventi culturali e turistici, attivita’ sportive, di volontariato e solidarieta’, Internet point. Si partira’ con tre sperimentazioni territoriali, a Milano, Roma e Catania. A Milano il progetto, curato in primis dalla Compagnia delle Opere, sara’ rivolto a giovani e adolescenti dai 14 ai 25 anni; a Roma, sara’ curato dall’ Arci e riguardera’ migranti e rom; a Catania, a cura delle Acli, si aiuteranno i disoccupati di lunga durata. Il presidente della Federazione dell’ impresa sociale-Compagnia delle Opere, Antonio Mandelli, ha spiegato che l’ associazione seguira’ due modalita’: l’ attenzione alla formazione dei ragazzi e l’ aiuto ai giovani affinche’ sviluppino una capacita’ imprenditoriale di cui oggi, ha lamentato, c’ e’ grave carenza. A Roma, l’ Arci si dedichera’ ad aiutare migranti e rom, come d’ altronde fa gia’ da tempo in collaborazione con le istituzioni locali. Il responsabile nazionale, Sergio Giovagnoli, ha sottolineato l’ importanza del microcredito per i soggetti svantaggiati in genere e per immigrati e rom in particolare. ”Le opportunita’ di lavoro dipendente per queste persone – ha detto Giovagnoli – sono minime, mentre e’ piu’ facile per loro mettere su un’ attivita’ commerciale o una piccola impresa”. Difficilmente pero’ una banca concede prestiti a immigrati o a rom, quindi l’ opportunita’ di accedere a un microcredito diventa fondamentale. ”Questo modello di sperimentazione – ha aggiunto – se funzionera’ si potra’ poi estendere ad altri soggetti e ad altre realta”’. A Catania, saranno le Acli – che hanno una consolidata esperienza nella formazione – a occuparsi dei disoccupati di lunga durata, una ”piaga” del Mezzogiorno. Il presidente delle Acli, Luigi Bobba, ha sottolineato come il ‘Cantiere sociale’ costituisca un fatto ”in controtendenza” in Italia, poiche’ ”mette insieme invece di dividere” e quindi costituisca ”un buon segnale per il Paese”. ”Vogliamo fare innovazione sociale” ha spiegato, sottolineando come la ”forte partnership con le istituzioni, sia nazionali che locali, realizza la riforma del titolo V della Costituzione”. ”I soggetti del sociale non si rassegnano a un’ Italia in declino” ha concluso. Il microcredito, uno degli aspetti piu’ interessanti del cantiere, sara’ rivolto a tutte le categorie interessate dal progetto e in questa prima fase riguardera’ 45 persone, con competenze verificate e compatibili con il mercato, che potranno accedere a un prestito di circa 6 mila euro della durata di 12 mesi. Per il sottosegretario Sestini l’ esperienza del cantiere sociale puo’ a buon titolo inserirsi nell’ avvio della riforma del mercato del lavoro. ”La tradizione socialista e quella cattolica si sono incontrate senza rinunciare alla loro peculiarita”’ ha detto riferendosi alle ‘anime diverse’ delle tre associazioni, e ha poi auspicato che entro il 2004 si possa organizzare una conferenza nazionale dell’ associazionismo: ”attorno a queste organizzazioni – ha spiegato – ruotano milioni di persone, si tratta di una realta’ importante”.


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