#LibridiVITA

Sulla sponda del fiume ho pianto

I fiumi, con quel loro andarsene restando, sono il tema che abbiamo scelto per la consueta rubrica #libridiVITA, come omaggio alla giornata mondiale della Terra che si celebra il 22 aprile. I fiumi sono luoghi della memoria, minacciati dall'avidità dell'uomo e dall'incuria della natura. Inquinati dalle nostre ambizioni e soffocati dalle nostre negligenze, gridano silenziosamente, tra crisi idriche, inondazioni, desertificazioni

di Sabina Pignataro

Il titolo della rubrica di oggi è ispirato al celebre romanzo di Paolo Coelho: “Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto” (La nave di Teseo). I fiumi, con quel loro andarsene restando, sono il tema che abbiamo scelto per la consueta rubrica #libridiVITA, come omaggio alla giornata mondiale della Terra che si celebra il 22 aprile.

I fiumi sono luoghi della memoria, custodi dei nostri racconti, testimoni silenziosi delle nostre vite. Ogni goccia d’acqua è un frammento di storia. Ma i fiumi sono anche vulnerabili, minacciati dall’avidità dell’uomo e dall’incuria della natura. Inquinati dalle nostre ambizioni e soffocati dalle nostre negligenze, gridano silenziosamente, tra crisi idriche, inondazioni, desertificazioni

Gli intrecci del fiume. Piccole trame in equilibrio variabile
di Elisa Cozzarini
Ediciclo editore, 2024
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Dopo Radici Liquide e Acqua guerriera, Cozzarini, da sempre impegnata su tematiche ambientali, torna ad occuparsi della questione delle acque, con un breve ma intenso saggio dedicato ai fiumi che diventano luoghi della memoria e spazio del selvatico da proteggere.
Nelle pagine sbiadite degli album di famiglia, le pareti di pietra e l’acqua in movimento erano la scenografia di momenti felici, di giochi e di feste. La corrente portava vita ai mulini e ai magli, simboli di un tempo passato, di un’epoca di lavoro e di fatica. «I luoghi più speciali sono avvolti da quel suono: l’acqua che scorre libera, ricordo dell’infanzia, di un tempo dilatato che appariva infinito. Forse persino del liquido amniotico, o dell’immenso oceano primordiale dove tutto ebbe inizio».
Ma oltre alla poesia e all’amore di Cozzarini per il fluire eterno delle acque, il libro racconta una battaglia: un terzo grado di giudizio per salvare il torrente Talagona dall’assalto di una centrale idroelettrica che avrebbe prodotto poca energia e generato un grande impatto ambientale, nel cuore delle Dolomiti bellunesi.

Sete. Crisi idrica e capitalismo
di Filippo Menga
(in libreria dal 3 maggio)
Ponte alle grazie
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«Non è l’acqua che è in crisi. Sono le società occidentali a esserlo», scrive Filippo Menga, professore associato di Geografia all’Università di Bergamo e visiting research fellow all’Università di Reading (Regno Unito). «Non è l’acqua (o la natura) che dobbiamo riparare bensì noi stessi, così da diventare compatibili con il ciclo dell’acqua».

La «crisi idrica globale» è un problema sulla bocca di tutti. Ma la risposta rimane inadeguata: anziché alla comprensione della crisi si lavora alla sua spettacolarizzazione. Le star di Hollywood ci invitano a elargire generose donazioni. Le multinazionali dell’acqua in bottiglia e della birra portano avanti campagne pubblicitarie incentrate sulla «sostenibilità». Le associazioni benefiche si rendono intanto conto di avere bisogno di «soldi veri», cioè di ottenere utili. Come spiega con straordinaria chiarezza Filippo Menga in questo libro, il cortocircuito è evidente. Il sistema che in larga parte è responsabile della crisi si propone di guadagnare affrontandola.


Acqua. Una biografia
di Giulio Boccaletti
Mondadori, 2024
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Dalle antiche civiltà della Mezzaluna fertile all’età della globalizzazione, Giulio Boccaletti, uno dei massimi esperti di sostenibilità ambientale al mondo, ci guida alla scoperta di come la distribuzione dell’acqua abbia di fatto plasmato la civiltà umana, favorendo la nascita dello stato e delle sue istituzioni finanziarie, legali e commerciali, accompagnando lo sviluppo economico e caratterizzando la politica delle nazioni, e come, ancora oggi, nel cosiddetto Antropocene, definisca i termini del nostro rapporto con la natura e l’ecologia del pianeta. Un rapporto che si è fatto sempre più vincolante e che ci pone di fronte a domande ineludibili circa il destino di ognuno di noi.

Oro Blu. Storia dell’acqua. Cosa sta succedendo alla Terra. Il fenomeno della siccità. Le guerre per l’acqua. Finirà l’acqua?
di Patrizio Congiu
Edizioni &100, 2023
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L’acqua è la nostra maggiore fonte di vita, insieme all’aria e mentre ci preoccupiamo del nostro benessere alimentare, fisico ed anche estetico, trascuriamo in modo scellerato la risorsa più preziosa, di cui è oltretutto largamente composto il nostro corpo. Da cosa dipende questa nostra.

Water trips. Itinerari acquatici ai tempi della crisi idrica
di Lorenzo Monaco
Springer
Si scarica da qui

Un viaggio lungo le vie dell’acqua, esplorando le geografie parallele di tubi e canali, per arrivare, come gli antichi esploratori, alle nostre sorgenti, i fiumi e i laghi. È necessario, perché qualcuno – o qualcosa – ha manomesso il ciclo dell’acqua. Tra crisi idriche, inondazioni, desertificazioni e alterazioni in tutto il mondo è scattato l’allarme rosso. Cosa sta succedendo? Questo libro, spiegando cosa sta accadendo in Italia, è una bussola per aiutarci a esplorare la nostra acqua. Capire cosa accade dietro ai nostri rubinetti significa capire le ragioni della crisi, comprendere le soluzioni offerte dalla scienza e riappropriarci della sostanza che ci permette di vivere.

Resto qui
di Marco Balzano
Einaudi
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L’immagine è tra le più suggestive e famose: il campanile di una chiesa sbuca solitario da un lago di montagna. Siamo nel comune di Curon Venosta, e il bacino d’acqua artificiale è il lago di Resia. Costruito nel dopoguerra per il funzionamento della vicina centrale elettrica, nel suo fondale nasconde una storia di sofferenza delle 150 famiglie che costituivano l’antico borgo di Curon. Nel 1950 il paese viene distrutto e ricostruito più a monte. Tranne il campanile, dichiarato monumento storico.
Lo scrittore Marco Balzano, dopo un lungo lavoro di studio e indagine, ambienta qui il suo romanzo. L’acqua ha sommerso ogni cosa: solo la punta del campanile emerge dal lago.
Nel racconto, c’è la resistenza, la guerra, la violenza, l’indifferenza, la miseria; l’amore per la propria famiglia, l’attaccamento alla propria terra; il fascino della montagna. I dolori e le illusioni, la ribellione e la solitudine.

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