Welfare

Guatemala: ucciso il prete dei diritti umani

Padre Ruiz Furlan aveva duramente criticato il governo di destra del presidente Alfonso Portillo

di Stefano Arduini

Il sacerdote cattolico guatemalteco Jose’ Maria Ruiz Furlan, che nei mesi scorsi aveva duramente criticato il governo di destra del presidente Alfonso Portillo per le ripetute violazioni di diritti umani nel paese centroamericano, e’ stato assassinato a colpi di arma da fuoco a pochi metri dalla sua parrocchia nel popoloso quartiere Cinque della capitale.

Il prete, chiamato dai suoi fedeli affettuosamente ‘padre Chemita’, e’ stato ucciso con quattro colpi di pistola alla testa, secondo quanto rivelato da un portavoce della polizia. Padre Ruiz Furlan sarebbe stato ucciso ieri sera mentre tornava in parrocchia dopo aver celebrato una funzione religiosa, seocondo le fonti.

Il sacerdote, noto per il suo attivismo in difesa dei diritti umani, critico’ al principio degli anni Novanta, in piena guerra civile (1960-1996), il Vaticano per la sua scelta di non condannare pubblicamente i massacri della popolazione civile compiuti dall’esercito e dalle bande di paramilitari create dal governo per combattere la guerriglia marxista.

Padre Ruiz Furlan era considerato l’erede morale del vescovo Juan Jose’ Gerardi, trucidato nel 1998 dopo aver pubblicato un rapporto sulle violazioni dei diritti umani da parte dell’esercito. Per l’omicidio del vescovo Gerardi sono stati condannati in primo grado due ufficiali ed un sottufficiale dell’esercito, oltre ad un prete considerato loro complice.

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