Famiglia

Anziani: la malattia fa più paura della povertà

Presentata oggi a Firenze la ricerca ''Alle soglie della terza eta''' commissionata dalla Cisl e da Confcooperative

di Stefano Arduini

Sono sostanzialmente soddisfatti del proprio stato di salute (56,3% del campione) e ancor piu’ della propria condizione economica (73,6%); possono contare nella maggior parte dei casi su una solidarieta’ familiare forte (79,5%); vorrebbero un potenziamento delle forme di assistenza domiciliare (78,8%) e di sostegno alla famiglia, e sono terrorizzati dall’ipotesi di perdere la propria autosufficienza: un’ipotesi che temono piu’ della solitudine, della malavita e della poverta’. E’ il quadro di sintesi delle condizioni, aspettative e opinioni di chi si affaccia alla terza eta’ a Firenze, cosi’ come emerge da una ricerca commissionata dall’Osservatorio delle dinamiche sociali di Cisl e Confcooperative e sponsorizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato. ”Alle soglie della terza eta”’ e’ il titolo dell’indagine, realizzata dalla Cooperativa Eurema, su un campione rappresentativo di 400 persone (220 donne e 180 uomini) tra i 60 e i 74 anni residente nel comune di Firenze e nei comuni della ‘fascia fiorentina’ e presentata oggi nel capoluogo toscano alla presenza del segretario generale della Cisl di Firenze, Adriano Fratini, del presidente di Confcooperative di Firenze, Pistoia e Prato, Bruno Cavini e del direttore generale della banca CRSM, Luigi Minischetti. Il quadro che emerge dall’indagine evidenzia una situazione complessivamente positiva, ma lascia intravedere alcune situazioni di fragilita’ che richiedono interventi. In particolare sul fronte della non-autosufficienza che costituisce una preoccupazione forte per l’85% degli intervistati, distanziando di molto altre ‘paure’ come quella di rimanere vittima di reati (e’ una preoccupazione per il 53,5% degli intervistati), la solitudine, che preoccupa il 53,3% del campione, e la situazione economica, che costituisce una preoccupazione solo per il 29,3% degli intervistati. La voglia di indipendenza si evidenzia anche dall’importanza attribuita alla possibilita’ di spostarsi liberamente: per il 35,5% del campione i trasporti sono insufficienti, il 28,3% boccia viabilita’ e parcheggi, il 13,2% punta il dito contro le barriere architettoniche. (segue) (Red-Xio/Zn/Adnkronos) 15-DIC-03 14:02 NNNN Per quanto riguarda le possibili risposte per fronteggiare il fenomeno non-autosufficienza, che nei prossimi anni rischia di divenire una vera e propria emergenza, sorprende la quota relativamente alta di quanti si dicono disponibili a contribuire in prima persona ad un eventuale fondo mutualistico ad hoc: il 19,5% degli intervistati accoglierebbe favorevolmente la proposta, il 12% e’ favorevole, ma solo nei casi di disponibilita’ economiche elevate.


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