Welfare

Opera: detenuto si impicca, indagato il medico

Le associazioni: «Lo sapevamo e l'avevamo denunciato più volte»

di Gabriella Meroni

Il calvario del giovane Rocco Brucoli, il detenuto morto nel carcere di Opera, diventa oggettao di un’indagine giudiziaria. Per la sua morte è stato indagato per imperizia il medico chirurgo del San Carlo, Marco De Simone, dal pm di Milano Francesca Maria Ferruta. Il medico era stato piu’ volte denunciato dal Centro Studi Teologici di Milano. ”E’ emerso come questo uomo sia stato rinviato piu’ volte dal carcere all’ospedale, a causa delle condizioni sanitarie del centro clinico del carcere di Opera che non era in grado di curarlo adeguatamente”, afferma il direttore del Centro ecumenico, Giovanni Mapelli. L’odissea di questo detenuto, secondo il Centro che si interessa anche delle condizioni nelle carceri, ”non e’ un caso isolato. Nel dicembre 1998 i teologi del Centro studi avevano infatti lanciato l’allarme sulle condizioni problematiche con la partecipazione della Caritas di Milano e associazioni di volontariato. ”Io stesso mi ero accorto di persona -aggiunge Mapelli- delle situazioni di aperta violazione dei diritti umani e dei diritti alla salute che venivano perpetrati ai danni dei detenuti. Oggi si apre un procedimento penale per accertare uno di quei casi piu’ eclatanti: in realta’ i teologi di Milano segnalano che da parte di molti referenti istituzionali, la Procura della Repubblica, il tribunale di sorveglianza, le direzioni stesse degli istituti di pena, non vi e’ stata una adeguata vigilanza e intervento”.


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