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Povertà: Il 14,8% delle famiglie con figli minori è povera

Il dato viene dal Rapporto sulle politiche contro la poverta' e l'esclusione sociale per il biennio 2002/2003 presentato nel pomeriggio al Ministero del Welfare

di Redazione

Cresce il rischio poverta’ per i minori. Sono, infatti, un milione 700 mila quelli che in Italia rientrano nelle situazioni di poverta’ relativa. Il dato viene dal Rapporto sulle politiche contro la poverta’ e l’esclusione sociale per il biennio 2002/2003 presentato nel pomeriggio al Ministero del Welfare dal sottosegretario Grazia Sestini e dal presidente della Commissione Giancarlo Rovati. La poverta’ dei minori nel corso degli anni, sottolinea il rapporto, ha mantenuto una incidenza superiore alla media, direttamente paragonabile a quella degli anziani: nel 2001-2002 sono state, infatti, 990 mila le famiglie povere in cui vivono dei minori. Il 14,8% delle famiglie con minori vive in condizioni di poverta’ e, ha sottolineato oggi Rovati ”ben difficilmente e’ in grado di offrire un futuro migliore ai propri figli. I minori rappresentano – ha spiegato il ricercatore – un segmento della popolazione particolarmente esposto al rischio della poverta’ e della esclusione sociale, specie quando interrompono precocemente gli studi a causa delle ripetenze o dell’abbandono vero e proprio”. Malgrado i miglioramenti intervenuti, 4,6 studenti su 100 frequentanti la scuola media ripetono una o piu’ classi nell’arco dei tre anni di corso; l’abbandono e’ particolarmente sensibile nel primo biennio della scuola secondaria con una incidenza complessiva del 12% degli iscritti al primo anno e del 4,9% degli iscritti al secondo anno Le stime sul rischio di poverta’ basati su indicatori ”oggettivi”, come il reddito o la spesa per consumi, non forniscono elementi sufficienti, sottolinea la Commissione, per comprendere le aspettative e gli stili di vita di chi e’ o si considera povero. Seconodo i dati Istat, pero’, nel 2001 si considerano povere circa 1 milione e 959 mila famiglie, pari al 9% di quelle residenti. Tali nuclei familiari dichiarano che la propria situazione economica e’ per lo piu’ peggiorata (53,8%), o stazionaria (43,5%) rispetto all’anno precedente, mentre la maggior parte delle famiglie non povere forniscono valutazioni meno pessimistiche, posto che il 71% afferma di trovarsi in condizioni di stabilita’. Le dinamiche della poverta’ relativa ed assoluta nel corso degli ultimi sei anni, si legge sempre nel Rapporto sulla poverta’, indicano che sono le famiglie numerose (con almeno tre figli) quelle con la probabilita’ maggiore di essere povere. Un certo deterioramento si rileva peraltro anche per le famiglie con meno figli a carico, pur mantenendo un rischio di poverta’ inferiore (1 figlio) o poco superiore (2 figli) a quello complessivo. All’opposto le persone con la probabilita’ piu’ bassa di essere povere sono i single – sia giovani che adulti, ma non gli anziani – e le coppie senza figli.


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