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Criteri seri e devoluzione:troppa carne al fuoco per Aureo WWF e Zenit etico? Ora sono attesi all’appello

di Francesco Maggio

Erano partiti lancia in resta poco più di un anno fa alla conquista di un risparmiatore ?etico? che immaginavano sarebbe stato molto generoso, dandosi anche nomi piuttosto evocativi: Aureo WWF Pianeta Terra e Zenit Etico & Ricerca. Entrambi fondi azionari internazionali erano stati confezionati in modo da intercettare (almeno nelle intenzioni delle società di gestione) una platea di investitori molto ampia: il primo, oltre a selezionare i titoli secondo criteri negativi e positivi, prevede che il 50% delle commissioni di sottoscrizione e il 10% delle commissioni di gestione venga devoluto al WWF. Il secondo, anch?esso operativo con criteri di screening negativi e positivi, stabilisce che un terzo delle commissioni di gestione e un terzo delle commissioni di performance vadano a sostenere il progetto Hot (Hormones Opposed by Tamoxifen) promosso dall?Istituto europeo di oncologia di Umberto Veronesi. E invece? Flop. Dall?autunno 2002 a oggi,
Aureo WWF Pianeta Terra ha raccolto appena 2 milioni di euro. Ancor peggio ha fatto Zenit Etico & Ricerca: 1 milione di euro (che, inoltre, ha registrato una performance annuale negativa del 4,7%). Che dire? Evidentemente qualcosa (anzi più di qualcosa) non ha funzionato. Non è che mettere troppa carne al fuoco, azzardiamo noi, criteri di selezione socially responsible e devoluzione, abbia finito con il confondere le idee al risparmiatore? Il quale, peraltro, guardando alle ripartizioni delle quote devolute a scopi solidaristici e ambientali, avrebbe potuto, giustamente, chiedersi: visto che hanno fatto un passo, potevano farne anche due, decidendo di devolvere, cioè, tutte le commissioni? Non sappiamo quanto questi prodotti rimarranno ancora sul mercato. Potrebbero (nulla è da escludere) vivere anche una seconda giovinezza. Ma se il buongiorno si vede dal mattino.

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