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I notai per la fragilità: la guida alla volontaria giurisdizione
Da febbraio 2023, azioni come accettare la donazione di una casa o un'eredità - se coinvolgono una persona fragile - possono passare dal notaio, senza necessità di ricorso al giudice. La guida del Consiglio Nazionale del Notariato è stata presentata ieri alla Camera dei Deputati
di Redazione
L’accettazione in donazione di un immobile, la vendita o l’acquisto dello stesso, l’accettazione di eredità o legati. In tutti questi casi, quando è coinvolta una persona fragile – minore, interdetto, inabilitato o beneficiario amministrazione di sostegno – la legge prevedeva l’intervento del giudice. Da febbraio 2023 per questa attività è invece possibile rivolgersi al notaio, come presidio qualificato. La nuova procedura è stata introdotta dal dlgs 149/2022 (art. 21), nell’ottica di alleggerire il carico di lavoro dei Tribunali. Questa attività esercitata nell’interesse di soggetti fragili per concludere un atto o un affare e nelle operazioni relative a beni ereditari si chiama volontaria giurisdizione e il Consiglio Nazionale del Notariato ha appena realizzato unauguida ad hoc: Volontaria giurisdizione. Il notaio e le fragilità sociali: una nuova disciplina per i minori e i soggetti incapaci.
La guida è stata presentata ieri presso la Camera dei Deputati insieme alle Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione per la difesa dei consumatori, Unione Nazionale Consumatori).
Sono sempre più numerosi i soggetti fragili in Italia: secondo i dati del ministero della Giustizia oggi le amministrazioni di sostegno sono circa 350mila (con una tendenza in continua crescita), le persone con disabilità sono circa 13 milioni, le persone che hanno subito l’interdizione sono circa 140mila. Quelle che riguardano la volontaria giurisdizione sono esigenze che si manifestano in momenti delicati della vita dei cittadini e riguardano interessi privati. Con questa riforma, il notaio – in ragione delle garanzie offerte sotto il profilo della terzietà – può rilasciare le autorizzazioni per la stipula degli atti pubblici e delle scritture autenticate nei quali intervenga un minore, un interdetto, un inabilitato o un soggetto beneficiario della misura dell’amministrazione di sostegno nonché le autorizzazioni relative ad atti che hanno ad oggetto beni ereditari. Questo Vademecum, nato dalla sinergia tra Notariato e Associazioni dei Consumatori, spiega passo per passo come funziona la nuova procedura: la fragilità non è più solo un problema giudiziario, ma è diventato un vero e proprio tema sociale. Occorre fare un lavoro di rete, valorizzare le attività di volontariato, il Terzo settore e tutti gli enti intermedi, per rendere effettivo l’esercizio dei diritti da parte dei soggetti più fragili.
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