Famiglia

Pensionati Cisl: bloccati 200 milioni di euro del Fondo politiche sociali

E' la denuncia del segretario pensionati Cisl, Antonio Uda, secondo cui 5 regioni non hanno ancora distribuito le risorse necessarie per l'assistenza

di Benedetta Verrini

Cinque regioni (Sicilia, Sardegna, Puglia, Molise e Calabria) tengono bloccati nelle loro casse 200 milioni di euro del Fondo politiche sociali relativo agli anni 2001-03. Solo un passo più avanti si trovano regioni come il Piemonte, che ha ripartito le risorse ai comuni, ma solo per il 2001. Mentre il governo, per parte sua, conferma nominalmente gli stanziamenti nelle finanziarie, un anno dopo l?altro, sempre uguali, senza neppure coprire il tasso d?inflazione. E? la denuncia del segretario dei pensionati Cisl, Antonio Uda, di fronte a una platea di anziani ad Oristano, dedicata ai temi della crisi delle politiche assistenziali. In realtà ? ha detto ancora Uda ? la convivenza sociale in Italia degrada sempre più nella illegalità: nel senso che importanti leggi dello Stato, come la 328/2000 con cui è stata riformata l?assistenza, sono sostanzialmente inapplicate a ogni livello istituzionale, da quello centrale alle regioni ai comuni, cosicché questi ultimi riescano a malapena a dare i servizi già erogati quando la legislazione era quella di 100 anni fa, prima della riforma. Le regioni non varano le linee-guida per i piani sociali, le amministrazioni centrali non fissano i livelli essenziali di assistenza (Lea); i piani di zona non sono operativi in un terzo del Paese e anche quando lo sono, non garantiscano una gestione unitaria e integrata dagli interventi mirati alla persona. Questi alcuni flash dell?arringa Fnp-Cisl. Quanto in particolare agli anziani, Uda ha citato uno studio della sua Federazione, secondo cui le regioni, a fronte di 785 milioni di euro (teorici) ne spendono circa 200 mentre ci sono 225 milioni di residui passivi e tutto il resto va nelle cosiddette ?economie?: un quadro cui non si sottraggono regioni avanzate come la Lombardia (235 milioni previsti e 90 effettivamente spesi). Sabato in piazza con tutti i lavoratori attivi ? ha concluso il segretario della Fnp-Cisl – gli anziani non porteranno solo il disagio della loro categoria ma la protesta forte e civile per una disarticolazione sempre più accelerata delle strutture portanti della convivenza collettiva. Un degrado che il governo ha alimentato irresponsabilmente quando ha cancellato, pezzo dopo pezzo, ogni percorso di politica concertata e contrattata dei redditi.


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