Non profit

Fondazioni di origine bancaria: pronte ad entrare nella CDP

Nel consigli Acri odierno si sono dichiarate a rilevare il 30% della Cassa Depositi e prestiti

di Francesco Maggio

Le fondazioni di origine bancaria sono orientate a rilevare il 30% della Cassa depositi e prestiti che sta per essere privatizzata. Crescono infatti le adesioni da parte degli ex enti bancari, oltre ai 15 maggiori e il presidente dell’Acri Giuseppe Guzzetti sta raccogliendo le manifestazioni di interesse di altre fondazioni. Questo lo scenario che emerge dalla riunione del Consiglio dell’Acri che si è svolta oggi. Il Consiglio è stato riconvocato per il 18 dicembre. Non si sa ancora quando avverrà la firma ma tutto sembra far pensare che si possa chiudere entro Natale. Sono ancora in discussione alcuni nodi tecnici legati alle garanzie che le fondazioni richiedono per la loro entrata nella Cassa depositi e prestiti e alla concreta definizione del decreto di privatizzazione e del regolamento che darà una forma definita alla Cassa Spa. A Palazzo Costaguti, sede dell’Acri è arrivato anche l’amministratore delegato di Cassa Spa, Antonino Turicchi, che si è intrattenuto con il presidente Guzzetti.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.