Cultura

Pezzotta: a Milano si chiuda contratto e sulla devolution…

Il segretario nazionale della Cisl, Savino Pezzotta, e' tornato sulla questione dello sciopero a Milano, partecipando ad un incontro sul federalismo a Campobasso

di Paolo Manzo

”Ora le responsabilita’ di risolvere la questione dopo che il sindacato ha fatto rientrare queste proteste, stanno in capo a chi domani dovra’ chiudere il contratto”. Il segretario nazionale della Cisl, Savino Pezzotta, e’ cosi’ tornato sulla questione dello sciopero a Milano. A Campobasso, dove sta partecipando ad un incontro sul federalismo, Pezzotta ha gettato acqua sul fuoco delle polemiche scaturite dallo sciopero di Milano. ”Si e’ fatto di un caso che non abbiamo condiviso -ha detto- un modo per generalizzare una vicenda che e’ invece circoscritta e che il sindacato si e’ impegnato a far rientrare”. ”Il problema vero -ha spiegato il leader sindacale- e’ che, dopo aver denunciato le cose che non vanno bene, bisogna dire di chi sono le responsabilita’. Se all’incontro di domani non si fara’ il contratto non ci si lamenti. Perche’ dopo due anni bisogna chiudere questa partita. Siamo -ha aggiunto- in una situazione paradossale: si sta contrattando da due anni il secondo biennio che e’ elemento di integrazione fra il tasso di inflazione programmata e il tasso di inflazione reale che e’ quello che ha sostituito la scala mobile. Se non viene riconosciuto questo passaggio contrattuale vuol dire che i salari vengono decurtati. Ora -ha concluso- uno puo’ aspettare, avere pazienza, ma poi la pazienza scappa a tutti”. Poi Pezzotta ha parlato di devolution: ”Credo che i dati che abbiamo di quello che sta avvenendo gia’ dimostrano che una serie di risorse che sarebbero dovute venire al Mezzogiorno stanno andando, invece, al Nord. E’ chiaro -ha aggiunto il leader sindacale- che in un progetto di devolution dove non si dice quali sono i costi a pagare saranno le regioni piu’ deboli. Fare le devoluzione -ha aggiunto- senza federalismo fiscale penalizzera’ maggiormente ancora la regioni del Mezzogiorno”. ”Poi -ha proseguito Pezzotta- nessuno e’ contro il federalismo ma occorre maggiore chiarezza sulle modalita’, sulle risorse, sulle solidarieta’ che si mettono in campo”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA