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Aspettando la riforma delle cooperative

Il suggerimento é quello di procedure alla costituzione stilando due statuti (di Milena Cannizzaro).

di Redazione

Dopo tre anni che operiamo in una onlus, abbiamo deciso di fondare una cooperativa. Il notaio ci ha parlato di un costo di 800 euro, ma anche detto di aspettare, perché dovendo a gennaio 2004 entrare in vigore un nuovo regolamento delle cooperative, il cambio di statuto avrebbe richiesto altri 800 euro. È tutto vero? Gaetano B. (Palermo) Risponde Milena Cannizzaro – Confcooperative Il quesito è molto frequente tra chi vuole costituire una nuova cooperativa, soprattutto in un momento di transizione tra due discipline: la normativa ante riforma e quella che entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2004. Il suggerimento che i giuristi o i consulenti del mondo cooperativo forniscono è di procedere comunque alla costituzione della cooperativa stilando due statuti. Il primo redatto secondo la normativa in vigore e un secondo già calibrato sui principi della riforma. Nell?atto costitutivo andrà specificato che il primo statuto varrà fino al 31 dicembre 2003 e che il secondo sarà depositato dal notaio a partire dall?1 (in realtà 2) gennaio 2004. Ciò permette di evitare la doppia spesa per modifica statutaria. Il suggerimento pratico è quello di avere ancora un po? di pazienza, soprattutto in virtù del fatto che è prevista a metà di dicembre l?uscita di un nuovo decreto correttivo. È consigliabile quindi attendere in modo da costituire la cooperativa sulla base di uno statuto più definitivo. È comunque molto importante un?assistenza tecnica approfondita che va al di là del semplice consiglio di rivista, seppur specializzata. Per chi ha deciso di intraprendere la strada dell?imprenditoria cooperativa è utile contattare le sedi territoriali di una organizzazione di rappresentanza cooperativa, presso le quali, oltre a trovare risposte tecniche, è possibile trovare anche un ottimo punto di riferimento.


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