Leggi

Massimo Barra: “Eppure non è tutta da buttare”

Il fondatore di Villa Maraini analizza la riforma Fini. Senza preconcetti.

di Redazione

Il 51,2% dei tossicodipendenti in carico alle strutture socio-riabilitative del Lazio, 1.039 su 2.028 (in Italia nel 2002 erano 18.102) si trova a Villa Maraini, il centro di recupero fondato da Massimo Barra in joint-venture con la Croce Rossa italiana. Barra ha un carattere impulsivo e determinato, valorizzato da un fisico possente, che in tempi eroici, era il primo settembre 1976, gli permise di aprire a Roma una comunità terapeutica semiresidenziale e un centro di prima accoglienza e oggi gli consente di valutare la rivoluzione finiana con incisività e freddezza. “Non abbiamo mai avuto posizioni preconcette: il metadone, per esempio, in alcuni casi lo utilizziamo, in altri no, senza ideologia”. Vita: Tutta da buttare questa legge? Massimo Barra: No, per certi versi è positiva, per altri è nefasta. Vita: Che cosa le piace di questa legge? Barra: Essenzialmente due passaggi. Considero di grande portata la scelta di considerare come un unico reato continuato la reiterazione di uno stesso reato da parte del tossicodipendente. Poi mi trova d?accordo l?equiparazione fra Sert e privato sociale. Questo ci permetterà di certificare lo stato di dipendenza in assoluta autonomia. Vita: Un vantaggio per chi, come voi o San Patrignano, può contare su una struttura e un?équipe medica di primo livello. Le piccole comunità invece protestano. Barra: Per noi non cambia molto. Ma per favore non paragonateci a San Patrignano. Siamo su due pianeti diversi. Il mio budget è di 3,5 miliardi di vecchie lire all?anno. Di fronte ai numeri di Muccioli, arrossisco di invidia e di miseria. Il ritardo nella riscossione delle rette ci costringe a ritardare i pagamenti ai nostri operatori, a Sanpa non hanno di questi problemi e, anzi, possono contare su amicizie importanti. Noi, invece, paghiamo la nostra neutralità. Quanto agli altri, chi non è in grado di assicurare determinati standard è utile che chiuda. Vita: Lei arrossisce, ma a San Patrignano da anni hanno un ufficio che si occupa a tempo pieno della raccolta fondi, dando un contributo rilevante al bilancio. Voi nel fund raising siete all?anno zero. Barra: Riconosco l?errore: per troppo tempo ho sottovalutato questo aspetto e oggi ne pago le conseguenze. Vita: A proposito di errori. Dove sbaglia Fini? Barra: Con questa legge si penalizzano i consumatori di hashish, mentre non si combattono con altrettanto vigore le droghe di sintesi: oggi l?emergenza si chiama salvia divinorum, una droga che non compare negli elenchi delle sostanze vietate, ma che si trova facilmente in qualsiasi smart shop. Un?aberrazione con conseguenze anche comiche. Vita: Comiche? Barra: Talvolta capita che siano addirittura le mamme a comprare gli spinelli per evitare al figlio incontri pericolosi con gli spacciatori. Non penso che il legislatore voglia mettere in galera le mamme…


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA