Economia
Spunta una cooperativa ogni 10mila abitanti
Presentati gli ultimi dati dellistat
Non chiamatele più imprese di serie B. Prosegue inarrestabile la crescita della cooperazione sociale che conferma di essere uno dei settori più vitali e dinamici dell?economia italiana. Nel 2001 le coop sociali erano complessivamente 5.832, di cui solo 317 risultavano inattive: il 60% erano di tipo B, il 33 di tipo A, quelle miste più del 4 e i consorzi poco meno del 3. Rispetto all?ultima rilevazione del 1999, la crescita complessiva è stata del 18,6%.
I dati sono contenuti nel rapporto dell?Istat dedicato alle cooperative sociali, presentato nel corso della terza edizione delle Giornate di Bertinoro, l?annuale appuntamento dedicato all?economia civile organizzato da Aiccon.
Con la crescita delle coop sociali, fa il paio l?aumento degli occupati, saliti a 201mila persone, con un incremento del 33% rispetto al 1999: nel 2001 i lavoratori retribuiti erano 173mila, +34% (due anni prima erano poco più di 129mila); i dipendenti 147mila, +37% (erano 122mila due anni fa); i collaboratori 26mila, +225% (nel 99 erano 8mila). In crescita anche i volontari, che si attestano a quota 25mila, +25% (19. 500 nel 99); stabili a quota 3mila, invece, gli obiettori di coscienza. Il 70% di coloro che a diverso titolo operano nella cooperazione sociale sono donne.
Il valore della produzione della cooperazione sociale nel 2001 è stato pari 4 miliardi di euro; a fronte di un valore medio di 710mila euro, le coop di tipo A si attestano sugli 800mila euro, quelle di tipo B intorno ai 400mila euro e i consorzi su circa 2 milioni di euro.
Il settore di attività più diffuso tra le coop di tipo A è quello dell?assistenza sociale, il servizio più frequentemente offerto è quello dell?assistenza socio educativa in particolare a favore dei minori. L?attività di inserimento lavorativo svolta dalle cooperative di tipo B, invece, è indirizzata principalmente a favore dei disabili.
Altri dati. La metà delle cooperative sociali italiane è presente nelle regioni settentrionali (2.785, pari al 50,5%); al Centro ne operano 990 (il 18%), e nel Mezzogiorno 1.740 (31,5%). Le regioni con il maggior numero di coop sociali sono la Lombardia (1.010, pari al 18,3% del totale nazionale), il Veneto (462), il Lazio (454), l?Emilia Romagna (444), il Piemonte (434) e la Sicilia (431). In Italia sono attive 9,7 cooperative sociali ogni 100mila abitanti (quindi una ogni 10mila abitanti circa), e ogni 10mila italiani ben 36 sono soci di una coop sociale.
La compagine sociale è costituita da 211.800 persone fisiche (l?85% dei soci) e da 4.214 persone giuridiche. La metà delle coop è costituita da un numero inferiore a 20 soci, mentre il numero medio di soci tra quelle di tipo A raggiunge le 40 unità.
Le coop sono giovani. Il 35,4% di quelle attive nel 2001 è stato costituito nei cinque anni precedenti; inoltre, il 70% delle coop sociali di tipo B sono nate negli ultimi dieci anni, una percentuale che scende al 64,6% per quelle miste e al 55,6% per quelle di tipo A. Nel Mezzogiorno il 68,3% delle coop è stato costituito dopo il 1991 e al Centro il 63% ha meno di dieci anni. Al Nord 6 coop su 10 erano già attive prima del 1992.
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