Cooperazione sociale, questa sconosciuta. Il disegno di legge approvato dal governo e il maxi decreto collegato sembrano ignorare del tutto un fenomeno economico che per dinamicità, tassi di crescita e valenza sociale non ha eguali nel nostro Paese. Nei 55 articoli della Finanziaria e nei 52 articoli del decreto 269 le parole ?cooperazione sociale? non compaiono mai e l?assistenza, ma più in generale il welfare, ne esce fortemente ridimensionato. Le cooperative sociali non vengono citate nemmeno quando si indicano le organizzazioni con cui il nuovo Dipartimento nazionale per le politiche antidroga dovrà collaborare per favorire il reinserimento dei tossicodipendenti.
«Non mi stupisce, anzi bene così: meglio ignorati che penalizzati», commenta con una battuta Costanza Fanelli, responsabile della Ancst Legacoop. «La filosofia della Finanziaria», prosegue, «è quella di indebolire la parte più strutturata della rete dei servizi.
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