Biodiversità
I volontari che difendono i boschi vincono il Premio Natura 2000
Gli ultimi boschi della pianura friulana arrivano a Bruxelles, grazie al Premio Natura 2000. I volontari di un piccolo comune in provincia di Udine hanno vinto il riconoscimento per la comunicazione per aver saputo creare, dal basso, una connessione tra la popolazione, la sua storia e cultura e l'area protetta nel comune di Muzzana del Turgnano. «Un progetto che può diventare un modello per tante altre realtà come la nostra»
C’è una piccola associazione di volontariato friulana, tra i vincitori del Premio europeo Natura 2000. Artetica, di Muzzana del Turgnano, in provincia di Udine, è stata premiata, unica realtà italiana, nella sezione comunicazione, per il racconto degli ultimi boschi di pianura del Friuli Venezia Giulia, il 29 maggio a Bruxelles, durante la Settimana verde dell’Ue. «Non ci potevamo credere! Non pensavamo davvero di poter vincere, in una competizione con istituzioni e ong molto più strutturate», commentano Lorenzo Casadio e Fabio Del Piccolo, di Artetica, dopo aver ritirato il riconoscimento dal vicepresidente della Commissione europea Maroš Šefčovič. «Siamo orgogliosi di aver rappresentato il Friuli e l’Italia, in nome di una rete di persone impegnate a studiare, valorizzare e proteggere i nostri boschi, con poche risorse e tanto lavoro, con la forza della condivisione e delle relazioni. È un progetto che può diventare un modello per tante altre realtà come la nostra».
Il Premio Natura 2000, nato dieci anni fa, quest’anno ha premiato altre tre esperienze di conservazione e rinaturalizzazione delle aree protette in Polonia, Estonia, Irlanda, Portogallo e un esempio di cooperazione transfrontaliera tra Spagna e Francia. Sono storie che mostrano in modo concreto come la conservazione della natura e lo sviluppo sostenibile possono sostenersi a vicenda e contribuire alla formazione di ecosistemi resilienti, a beneficio delle persone, del clima e del pianeta. I Boschi di Muzzana, estesi per 350 ettari, sono ciò che resta dell’antica foresta che un tempo ricopriva l’intera pianura veneta e friulana. Tra le 96 candidature arrivate quest’anno per il Premio, quella di Artetica è stata selezionata per la capacità di attivare, dal basso, una relazione di cura tra un’area protetta e la popolazione che vive sul territorio, valorizzando le specificità naturalistiche ma anche la storia e la cultura locali, anche con un sito trilingue, in italiano, friulano e inglese www.boschidimuzzana.it.
Massimo Del Ponte, dell’associazione, racconta: «Siamo nati diciotto anni fa, per creare localmente occasioni di socialità e di crescita culturale. I boschi, che da sempre venivano curati e gestiti con rispetto dalla gente del posto, che ne sapeva trarre ricchezza senza distruggerli, sono parte del nostro paesaggio. Noi oggi ci impegniamo per farli conoscere e per proteggerli, chiedendo una corretta gestione da parte degli enti preposti, per continuare l’opera di chi ci ha preceduto. Abbiamo ottenuto, per esempio, che gli sfalci siano fatti nel rispetto delle fioriture spontanee di orchidee e altre specie floristiche rare. Ora la nostra piccola grande storia è arrivata fino a Bruxelles».
Il valore della natura
Per il vicepresidente della Commissione Ue Šefčovič, la rete Natura 2000 è uno strumento fondamentale per fermare la perdita di biodiversità e ripristinarla, negli Stati dell’Unione. «La nostra economia dipende da risorse naturali in buona salute. La pesca, l’agricoltura, il settore forestale e la sicurezza alimentare sono direttamente legate alla presenza di ecosistemi resilienti», ha dichiarato a margine delle premiazioni. «La rete Natura 2000 contribuisce in modo determinante a creare e mantenere un’Europa resiliente, nel contesto delle crisi climatica, idrica e della biodiversità. È inoltre un’opportunità economica a livello locale per molte piccole e medie imprese, per lo sviluppo dell’ecoturismo, di attività ludiche e agricole compatibili con le necessità di conservazione. I finalisti e vincitori del Premio Natura 2000, in questi dieci anni, hanno dimostrato l’incredibile impegno delle istituzioni, dei portatori di interesse e delle comunità locali per garantire che questa rete continui a fornire servizi vitali per le generazioni presenti e future».
Nel frattempo, però, la Nature Restoration Law, la legge europea sul ripristino della natura, dopo l’approvazione dell’Europarlamento lo scorso 27 febbraio, è stata bloccata dal Consiglio Ue, che il 22 marzo – proprio la Giornata mondiale dell’acqua – ha rinviato il voto conclusivo a data da destinarsi. A fermare l’approvazione è stato il voltafaccia dell’Ungheria, che all’ultimo ha dichiarato che non l’avrebbe approvata. L’Italia sin dall’inizio aveva dichiarato la sua contrarietà.
Sui temi dell’Europa da rifare, il titolo di VITA magazine di maggio, venerdì un webinar con molti esperti (leggi).
Le foto dei Boschi di Muzzana sono di Elisa Cozzarini
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