Rapporti
Migranti, in dieci anni sono morte o scomparse oltre 63mila persone
Il centro di raccolta dati Missing Migrants Project pubblica il report “A Decade of Documenting Migrant Deaths”. L'annegamento è la causa di morte più diffusa per le persone in movimento dal 2014, con oltre 36mila decessi registrati. Il 2023 l'anno con il numero di decessi più alto
di Redazione
In dieci anni lungo le rotte migratorie di tutto il mondo sono morte o scomparse oltre 63mila persone, che sono probabilmente solo una frazione del numero effettivo di vite perse complessivamente. È questo il dato principale che emerge dal rapporto “A Decade of Documenting Migrant Deaths” pubblicato da Missing Migrants Project, un progetto dell’International Organization for Migration-Iom, nato in seguito a due naufragi al largo delle coste di Lampedusa nell’ottobre 2013. Da allora, il Missing Migrants Project si è trasformato in un centro di raccolta di dati e informazioni. Il rapporto evidenzia la necessità di migliorare la raccolta dei dati per valutare con precisione la portata del problema e affrontare le sfide più ampie della migrazione non sicura.
Più di due terzi delle persone la cui morte è stata documentata attraverso il Progetto Migranti Scomparsi non sono state identificate. Più di un migrante su tre di cui è stato possibile identificare il Paese di origine proviene da Paesi in conflitto. Delle 63mila persone di cui sono stati registrati i decessi o le scomparse durante la migrazione 2014-2023, le informazioni sull’età o sul sesso non sono disponibili per oltre 37mila (59%) individui. Delle 25.925 persone presenti nel database del progetto per le quali sono disponibili alcune informazioni demografiche, più di 17.100 erano uomini, quasi 5.500 donne e oltre 3.400 bambini.
L’annegamento è la principale causa di morte
Le ragioni di molti decessi sono sconosciute. Ma tra quelle che si conoscono l’annegamento è la causa di morte più diffusa, con oltre 36mila decessi registrati sulle rotte migratorie nell’ultimo decennio. La stragrande maggioranza dei decessi per annegamento si è verificata nel Mediterraneo, con oltre 28mila morti in totale, ma migliaia di persone sono morte anche tentando la rotta atlantica (4.126), l’attraversamento del confine tra Stati Uniti e Messico (5.213), l’attraversamento del Golfo di Aden tra il Corno d’Africa e lo Yemen (1.031) e sulle rotte dai Caraibi agli Stati Uniti (539). Di tutte le morti per annegamento, più di 23mila persone sono disperse e presumibilmente morte in mare, molte delle quali sono scomparse in naufragi di massa, il che significa che i loro corpi non sono mai stati recuperati.
2023: l’anno più letale
Nel 2023, si sa che 8.542 persone sono morte o scomparse durante la migrazione, la cifra più alta registrata in qualsiasi anno dell’ultimo decennio. Questo dato segna un aumento globale del 20% delle morti di migranti rispetto ai 7.141 decessi registrati nel 2022. Da un anno all’altro, il 2023 ha visto un aumento dei decessi nel Mediterraneo, in Africa e in Asia, con un numero senza precedenti di vite perse in queste ultime due regioni.
Credit foto: AP Photo/Thanassis Stavrakis
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