Mondo

Brasile. Parla Frei Betto, consigliere di Lula. La fame, altro che l’Aids

"100mila persone al giorno muoiono perchè senza cibo. La priorità è inserire il tema nell’agenda politica internazionale".

di Paolo Manzo

Carlo Alberto Libanio Christo. Il nome non dice nulla ma, come spesso accade in questo bellissimo e strano Paese che si chiama Brasile, non bisogna farsi ingannare dalle apparenze. Dietro quel nome, infatti, si nasconde Frei Betto, una delle persone più importanti per la crescita umana e politica di Lula e, oggi, suo consigliere più ascoltato. ?Mineiro?, incarcerato durante l?ultima dittatura che ha insanguinato il Brasile (“Le macchine di tortura mi ricordo erano made in UK”, ci confida), anima delle Comunità ecclesiali di base. Oggi, a Brasilia, Frei Betto si occupa soprattutto di ?Fome Zero?, il programma per la sicurezza alimentare che si propone di sfamare gli oltre 50 milioni di brasiliani che vivono con meno di un dollaro al giorno. Per raccogliere fondi è venuto in Italia, invitato dall?associazione ?Fome Zero Italia? e, approfittando della sua presenza, Vita lo ha intervistato. Per fare il punto su ?Fome Zero?, dopo 11 mesi di governo Lula, il primo di centrosinistra nella storia del Brasile. “Il programma ci sta dando molte soddisfazioni: ad oggi 1.855 comuni fanno già parte di ?Fome Zero?: una vera rivoluzione in molti paesi poveri del Nord-est. Un esempio su tutti? Guaribas, villaggio dello Stato del Piauí, dove il tasso di mortalità infantile è diminuito del 35,7 per mille rispetto allo scorso anno, e oggi è a zero. Da gennaio a metà novembre, infatti, nessun bambino nato a Guaribas è morto, mentre il numero di bambini nati con peso inferiore al normale è diminuito del 35%”. Vita: Entro fine anno le famiglie che aiuterete saranno 3,6 milioni, pari a circa 15 milioni di persone. Non male per il primo anno, ma come è nata l?idea? Frei Betto: Dalla volontà politica di Lula d?inserire la fame nell?agenda politica internazionale. Vede, Lula ha sofferto la fame, e sa che i problemi sociali vengono affrontati sul serio solo quando sono posti su un piano politico. E poi guardi che è successo con l?Aids? Vita: Perché, cosa è successo con l?Aids? Frei Betto: Che alla notte degli Oscar tutti portano il fiocco rosso che simboleggia il problema, che Bill Gates dona milioni di dollari ogni anno per la lotta all?Aids, che Liz Taylor ha creato una fondazione. Tutto ciò è fondamentale ed è ancora poco, dato che ci sono 40 milioni di esseri umani malati di Aids. Ma sa qual è il fattore che uccide di più al mondo? Vita: No, ce lo dica lei? Frei Betto: La fame. In base alle cifre della Fao, 840 milioni di persone sono minacciate, mentre ogni giorno muoiono 100mila esseri umani per carenza alimentare, 30mila dei quali sono bambini con meno di 5 anni? Vita: Ma, allora, perché si parla tanto di Aids e così poco di fame? Frei Betto: Io una mia teoria ce l?ho: l?Aids non fa distinzione di classe, la fame sì. Per questo nei Paesi ricchi si parla poco di fame. Ed è questo che il nostro governo vuole cambiare: spingere il mondo a fare riforme strutturali, progetti d?inclusione sociale, redistribuzione dei redditi, conquista della cittadinanza. Il tutto finalizzato alla lotta contro la fame. Vita: In cosa consiste, in pratica, il programma ?Fome Zero?? Frei Betto: Prima cosa: non è assistenzialismo ma una riforma strutturale. Il criterio di base è beneficiare le famiglie che hanno un reddito inferiore a un dollaro a testa. Noi diamo loro aiuti, ma loro devono mandare i figli a scuola, seguire i corsi professionali, spendere quanto noi eroghiamo loro tramite una sorta di bancomat (circa 17 euro al mese per persona) per acquistare alimenti fondamentali per una corretta alimentazione. Insomma, si tratta di un programma di inclusione sociale a 360 gradi. Vita: Il vostro modello è esportabile? Frei Betto: Non abbiamo mai pensato di esportarlo, non abbiamo mire egemoniche ma, in ogni visita all?estero di Lula, la società locale gli chiede di presentarlo e, fra poche settimane, parleremo con Kirchner. Per vedere se è attuabile un ?Fome Zero? argentino? Chi si è dimostrato più interessato a ?Fome Zero? è stata comunque la Fao che, per bocca del suo segretario generale, ha detto che si tratta del miglior programma per combattere la fame che mai nessun governo ha presentato? E non mi sembra poco.


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