Volontariato
Terrorismo: Banca Mondiale, troppi $ per armi, pochi per i poveri
Il presidente della Banca Mondiale, James Wolfensohn, denuncia le responsabilità dei paesi ricchi
di Paolo Manzo
”Credo che ci sia una connessione diretta tra poverta’ e terrorismo. Questo non significa che ogni persona indigente vada in giro a spararti. Pero’ la poverta’ crea un quadro di vita in cui la gente che ha intenzioni cattive puo’ proliferare. E quando manca la speranza, gli esseri umani fanno cose strane”. Ad affermarlo, in una intervista a ‘la Stampa’ e’ il presidente della Banca mondiale, James Wolfensohn. ”Oggi nel mondo -afferma- spendiamo circa 800 miliardi di dollari all’anno per la difesa, 600 nei paesi ricchi e 200 in quelli in via di sviluppo. Per contrasto, investiamo solo 56 miliardi di dollari nella lotta alla poverta’ credo sia evidente per tutti che esiste un netto squilibrio”.
”Per il momento -spiega il presidente- la guerra in Iraq e’ costata oltre 150 miliardi di dollari, tra i 70 spesi durante il conflitto vero e proprio, e gli 87 che il presidente Bush ha chiesto al Congresso per continuare le operazioni militari e finanziare la ricostruzione”. Per contrasto, alla conferenza dei donatori, aggiunge, ”sono stati presi impegni per investire 13 miliardi di dollari nello sviluppo del paese, oltre ai 20 promessi da Washington” e ”noi abbiamo calcolato che per la ricostruzione serviranno circa 56 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni”. E il problema, prosegue, ”si pone in termini simili anche per l’Afghanistan. Il presidente Karzai ha detto che il paese, per rinascere avra’ bisogno di circa 30 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, ma finora ne abbiamo racimolati meno di 5”.
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