Sostenibilità
Scanzano: Greenpeace scrive a Ciampi
Si chiede che si evidenziano i profili d'illegittimità del Decreto che istituisce il deposito nucleare a Scanzano Jonico.
di Redazione
E’ assai dubitabile secondo Greenpeace che esistano i presupposti richiamati dal Decreto di “straordinaria necessità ed urgenza”. Le scorie sono accumulate da decine di anni in centinaia di depositi ed è difficile immaginare una improvvisa pericolosità di queste sistemazioni, tale da costringere il Governo ed il Presidente della Repubblica ad adottare le disposizioni urgenti. Il breve cenno alle “caratteristiche geomorfologiche” del sito individuato è del tutto insufficiente a giustificare la scelta: e le altre caratteristiche che devono esserci? A Scanzano non sono stati presi in considerazione, per l’associazione ambientalista, i seguenti requisiti: sufficiente distanza da strade di comunicazione e da ferrovie, raritàdi insediamenti produttivi e residenziali, presenza e dislocazione di falde acquifere, assenza di faglie sismiche.
“La definizione del deposito come opera di difesa militare scrive Greenpeace al Presidente Ciampi- implica la compressione di altri interessi costituzionali normalmente protetti, come il diritto alla salute, oltre agli interessi paesaggistici, turistici e agricoli. Non si deve sottovalutare l’espropriazione ai danni delle autonomie locali poste di fronte alla militarizzazione del territorio. “La negazione del diritto all?informazione, pur garantito dalla normativa nazionale e comunitaria, è un altro aspetto di illegittimità del decreto”.
Ancora più grave è la nomina di un Commissario Straordinario per l’attuazione degli interventi in deroga alla normativa vigente. I suoi poteri vanno dalla “validazione” del sito individuato, alla messa i sicurezza dei rifiuti radioattivi in strutture temporanee, all’affidamento degli incarichi di progettazione del deposito, alla realizzazione del deposito anche “in sostituzione dei soggetti competenti” e avvalendosi della SOGIN.
Nessun cenno viene fatto nel decreto al problema del trasporto delle scorie e ell?attraversamento del territorio, con i conseguenti rischi per la popolazione.
Greenpeace chiede al Presidente Ciampi di intervenire immediatamente, visto che il Decreto è stato emanato in sua assenza dal Presidente del Senato Pera.
“In definitiva, signor Presidente, ci siamo trovati di fronte ad un mostro legislativo, prodotto in sua assenza, che combatteremo insieme a quanti in questi giorni hanno dimostrato la loro ferma e fondata opposizione”. afferma Domitilla Senni.
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