Famiglia

Bambini: oggi è la giornata dei loro diritti

Quattordici anni fa veniva siglata la Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo. Telefono Azzurro fa un bilancio della condizione dell'infanzia in Italia

di Gabriella Meroni

Oggi è il 14esimo anniversario dell?approvazione della Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo, avvenuta 20 novembre del 1989 all?Assemblea Generale delle Nazioni Unite. L?Italia ha ratificato la Convenzione nel 1991. Una buona occasione per fare il punto sulla situazione dell?infanzia in Italia: l?ha fatto Telefono Azzurro con un rapporto sulla condizione dei bambini nel nostro Paese e sul rispetto della Convenzione, presentato al Comitato per i Diritti dell?Infanzia di Ginevra e realizzato in collaborazione con Eurispes su un campione di studenti delle scuole elementari, medie e superiori. Ecco, in sintesi, che cosa dice. Quali sono i diritti più rispettati per i bambini? Per il 65% dei bambini interpellati il diritto più rispettato è la famiglia, seguito da quello allo studio (59,7%) e da quello alla vita (57,3%). Per il 65,4% degli adolescenti il diritto alla vita è quello maggiormente tutelato e rispettato, per il 64,4% quello alla famiglia e per il 61,2% il diritto allo studio. E quelli meno rispettati? Il diritto meno rispettato, secondo il 30,8% dei bambini, è quello a non essere discriminato per motivi razziali, poi quello ad esprimere la propria opinione (30,1%) e quello al riposo e allo svago (28,6%). Anche gli adolescenti considerano meno rispettato il diritto alla non discriminazione razziale (56,3%), seguita dalla protezione dai maltrattamenti e dagli abusi (51,6%) e dal rispetto delle proprie opinioni (50,4%). Salute mentale, disabilità e diritti (ARTT. n. 23, 24, 25, 27 della Convenzione) I disturbi relativi alla salute mentale sono molto più frequenti di quanto non si pensi. – Nel mondo, circa un giovane su cinque, fino all?età di 15 anni soffre di disturbi mentali leggeri o gravi. – Negli Stati Uniti il 20% dei giovani soffre di disturbi mentali e, in particolare, il 5-9% dei ragazzi tra i 9 e i 17 anni presenta gravi disturbi emotivi. – In base a recenti dati l?Organizzazione Mondiale della Sanità stima che nell?anno 2020 i disturbi neuropsichiatrici infantili cresceranno proporzionalmente in ordine superiore al 50% a livello mondiale, diventando una delle 5 principali cause di malattia, morte e disabilità tra i bambini. Tra le varie forme di disabilità, Telefono Azzurro ricorda l?autismo, che in Italia mostra una prevalenza di 5,24 su 10.000 (G. Levi, 1994). Si tratta di una patologia che per molto tempo è stata gravata da stereotipi e preconcetti, ma oggi è la sindrome più documentata in psichiatria infantile e dispone di un solido fondamento nosologico. Abuso e maltrattamento (ARTT. n. 32, 34, 35, 36 della Convenzione) Le vittime di abusi sessuali nei primi 7 mesi del 2003 sono state 425, con un incremento del 17,7% rispetto agli stessi mesi del 2002 (361). Nei primi sette mesi del 2003 le persone denunciate in Italia per abuso sessuale in pregiudizio di minori sono state 386, con un incremento del 11,6% rispetto ai primi sette mesi del 2002 (346). Da una ipotesi di maltrattamento al collocamento negli istituti: un continuum della denuncia? (ARTT. n. 8, 9, 10, 11, 12, 18, 20, 22 della Convenzione) L?istituzionalizzazione del bambino come soluzione alla inadeguatezza del suo nucleo familiare sembra ancora oggi un percorso troppo consolidato. L?ultimo aggiornamento Istat (2002) riferisce di 28.148 minori (0-17 anni) ospiti nei presidi residenziali socio-assistenziali (CPA, comunità familiari, comunità educative, comunità socio-riabilitative, comunità alloggio, centro accoglienza immigrati, altro), di cui 10.542 negli istituti per minori. Di questi 10.542, solo 531 sono bambini o adolescenti stranieri e 322 bambini o adolescenti disabili. Le strutture monitorate erano 475 per un totale di 17.778 posti letto complessivi. Tali dati, rilevati a fine ?99, evidenziano la criticità della legge n. 149 del 2001, che ha espressamente stabilito che il ricovero in istituto deve essere superato entro il 31 dicembre 2006. Giustizia (ARTT. n. 12, 37, 39, 40 della Convenzione) Nel 2001 l?ISTAT rileva che i minori denunciati sono 39.785; il trend risulta sostanzialmente stabile rispetto al 2000 in cui si registravano 38.963 denunce; l?incremento è del 2,1%. I minori denunciati non imputabili (con un?età inferiore ai 14 anni) sono 6.665 (il 16,8% del totale dei minori denunciati), mentre gli imputabili sono 33.120 (l?83,2%). I minori di nazionalità italiana denunciati rappresentano il 78,1% (ovvero 31.065), mentre i minori stranieri denunciati sono il 21,9% (ovvero 8.720); nel 54% dei casi si tratta di reati contro il patrimonio, nel 24,5% dei casi di reati contro la persona, nel 14,7% contro l?economia, nel 4,7% contro lo stato e nel restante 2,1% dei casi si tratta di denunce per altri delitti


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