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Internet: nuovo codice per sicurezza bambini

Si chiama navigazione differenziata, protocollo tra ministeri Innovazione e Comunicazione e provider

di Redazione

Si chiama navigazione differenziata la chiave per rendere Internet piu’ a misura di bambini e per tenerli lontani da sesso e violenza on line. Password, filtri e altre misure di protezione dei minori sono gli strumenti che da oggi i provider italiani si sono impegnati ad adottare firmando il codice di autoregolamentazione ‘Internet e Minori’, sottoscritto dai ministri Gasparri e Stanca e dalle associazioni di categoria. Il popolo dei piccoli navigatori e’ sempre piu’ in crescita. Secondo i dati Nielsen, citati oggi pomeriggio dal ministro per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, sono 1,7 milioni i minori che in Italia sono entrati nella rete nel terzo trimestre 2003 e 548mila, quasi il 3 per cento in piu’ rispetto al 2002, sono sotto i 12 anni. E se Internet puo’ essere una risorsa, puo’ trasformarsi talvolta in una cattiva maestra, altre, addirittura in un pericolo con siti violenti o osceni. Obiettivo del codice, che segue la falsariga di quello che regola il rapporto tra tv e minori, e’ rendere piu’ sicura la rete: i provider promuoveranno infatti la possibilita’ di accessi diversificati o altre forme di tutela a seconda che sia un adulto o un minore a collegarsi a Internet. Il marchio ‘Internet e minori’ attestera’ come una sorta di bollino blu quale provider hanno aderito al codice mentre a vigilare ed eventualmente a sanzionare chi lo viola sara’ un comitato di garanzia, composto da componenti delle associazioni di categoria e di quelle per la tutela dei minori, dal Consiglio nazionale degli Utenti e da rappresentanti dei due ministeri. Il codice impegna inoltre i provider a collaborare con le forze dell’ordine nella lotta alla pedopornografia on line. ”Con questo strumento – ha spiegato il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri – vogliamo garantire una navigazione consapevole perche’ se Internet e’ una risorsa, puo’ diventare anche un pericolo per i minori. E’ anche vero, pero’, che Internet ha una dimensione globale e con il Codice l’Italia da l’esempio, mette un primo mattone di un edificio che va costruito a livello mondiale creando una sorta di Costituzione per la rete”. Stanca ha sottolineato che la novita’ del protocollo e’ il concetto di co-regolamentazione nella quale ”l’industria si impegna a darsi regole e ad adottarle, mentre un organismo di controllo pubblico vigila sul rispetto delle regole”. Appena firmato in Italia, il codice, ha sottolineato Stanca, ”sta riscuotendo interesse all’estero ed e’ stato finanziato dalla commissione europea”.


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