Mondo

Iraq: Conferenza stampa del Tavolo di solidariet

A otto mesi dalla sua nascita il “Tavolo di Solidarietà con le popolazioni dell’Iraq” fa un primo rapporto sui risultati della propria attività

di Paolo Manzo

Oltre 40 associazioni e organizzazioni non governative si sono riunite, nell?imminenza dell?attacco all?Iraq, nel ?Tavolo di Solidarietà con le popolazioni dell?Iraq? con l?intento di coordinare e organizzare le iniziative italiane di soccorso alle vittime e di intervento umanitario. Comune a tutte le organizzazioni era il riconoscimento nella manifestazione mondiale per la pace del 15 febbraio, la contrarietà alla guerra e la conseguente non disponibilità a collaborare con i Governi, compreso quello italiano, che hanno partecipato alla guerra e all?occupazione dell?Iraq o le hanno appoggiate. Per essere presente a fianco della popolazione irachena, il ?Tavolo? ha quindi lanciato una campagna di sottoscrizione popolare e ha avviato rapporti con l?ufficio degli aiuti umanitari della Unione Europea e con le agenzie delle Nazioni Unite. A otto mesi dalla sua nascita il ?Tavolo? fa un primo rapporto sui risultati della propria attività. Sette organizzazioni aderenti al Tavolo sono state attive in Iraq sin dai primi giorni dopo la fine dei bombardamenti, mentre due organizzazioni avevano mantenuto una presenza anche durante i conflitto contribuendo alla apertura di un campo per sfollati. Due convogli umanitari contenenti medicinali di urgenza organizzati dal Tavolo, giunti a Baghdad il 15 aprile, prima che gli Usa dichiarassero terminati i combattimenti, sono stati tra i primi aiuti ad entrare in Iraq. Sono seguiti altri tre convogli nei primi giorni di maggio organizzati da singoli organismi. Immediatamente dopo sono stati avviati interventi in tutte le zone del paese ed in particolare a Baghdad, Bassora, Kirkuk, Kerbala, Mosul, Ad Diwaniya nei settori della potabilizzazione delle acque, della assistenza sanitaria, della assistenza a fasce vulnerabili della popolazione (bambini ed anziani), del ritorno dei profughi, dello sminamento umanitario, dell? educazione per un valore totale di oltre 5 milioni di Euro, con finanziamenti ECHO, ONU, enti locali ed altri donatori privati italiani, che hanno raggiunto oltre 800.000 beneficiari (vedi schede e schema riassuntivo). Attualmente le organizzazioni del ?Tavolo? sono presenti con circa 40 operatori italiani e oltre 100 iracheni in tutto il paese proseguendo il lavoro negli stessi campi di emergenza prima individuati ed cominciando ad avviare iniziative di sostegno alla nascente società civile irachena (apertura di un centro servizi per ONG locali, sostegno alla stampa indipendente, realizzazione di partnership con soggetti locali, ecc.). E? in questa direzione che il Tavolo di solidarietà convoglierà i fondi raccolti con la sottoscrizione popolare in Italia finanziando progetti presentati da organizzazioni locali. La esperienza del Tavolo Iraq testimonia il valore aggregativi di scelte politiche e umanitarie coerenti e di alto profilo e la possibilità di contribuire ad alleviare le sofferenze della popolazione in Iraq e alla ricostruzione materiale e sociale del paese senza bisogno di copertura e tutela militare. Avendo considerato illegittime la guerra e l?occupazione militare del territorio, il Tavolo Iraq ha fin dall?inizio criticato la decisione italiana di inviare militari e di partecipare al governo dell?Iraq che è apparso agli occhi degli iracheni come un?imposizione di tipo coloniale. Ha chiesto invece che i fondi stanziati, quasi 40 milioni di euro al mese, venissero utilizzati per interventi a sostegno della popolazione irachena sia in forma diretta che attraverso le agenzie dell?Onu e le organizzazioni non-governative. A sostegno di questa richiesta il Tavolo ha lanciato una petizione popolare che sta ricevendo migliaia di adesioni e che, con le prime sottoscrizioni, è stata depositata questa mattina alla presidenza della Camera dei Deputati con richiesta, ai sensi del regolamento, di essere iscritta all?ordine del giorno della commissione Esteri. La raccolta delle firme continua con l?obiettivo di 50.000 sottoscrizioni. Il Tavolo di solidarietà con le popolazioni dell?Iraq esprime il più profondo cordoglio per le 31 vittime dell?attentato di Nassiriya. Un attentato odioso ed esecrabile. Il momento del raccoglimento e del lutto va rispettato; al tempo stesso non va però dimenticata la realtà: la non legittimità della guerra e dell?occupazione del paese. Riteniamo che solo la fine di questa situazione di illegalità potrà avviare una fase nuova che potrà portare finalmente ad un periodo di pace per le popolazioni dell?Iraq. Ci auguriamo che questo avvengo al più presto.


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