Famiglia
Immigrazione: la Francia approva riforma diritto d’asilo
Il Parlamento francese ha adottato in progetto di legge per la riforma del diritto d'asilo, che prevede la riduzione a 2 mesi - dagli attuali 2 anni in media - dei tempi d'esame
di Paul Ricard
Il Parlamento francese ha adottato in nottata in via definitiva il progetto di legge per la riforma del diritto d’asilo, che ha per obiettivo la riduzione a due mesi – dagli attuali due anni in media – dei tempi per l’esame delle domande. Al tal fine, la legge affida all’Ufficio francese di protezione dei rifugiati e apolidi (Ofpra) tutte le domande di asilo, compresa la ”protezione sussidiaria”, che sostituisce l’ asilo territoriale, per gli stranieri minacciati nel loro Paese ma che non possono pretendere lo ‘status’ di rifugiato. Oltre alla ”protezione sussidiaria”, sono introdotti altri due nuovi concetti: l ”asilo interno”, per coloro che possono essere protetti sul posto; e il ”Paese d’origine sicuro”, per gli Stati che ”vigilano sul rispetto della liberta’ e dei diritti umani”. Il ministro per la Cooperazione, Pierre-Andre’ Wiltzer (destra), ha parlato di testo ”completo ed equilibrato”, che mira a ristabilire l’ asilo ”nella sua vocazione di accoglienza pronta e generosa”. ”La Francia e’ determinata a perpetuare la sua tradizione di accoglienza”, ha dichiarato. Secondo Wiltzer, il numero dei dossier presentati all’Ofpra e’ passato da quasi 23.000 nel 1998 a oltre 52.000 nel 2002. Dopo una ”relativa stabilizzazione nel 2003”, si potrebbe arrivare a 85.000 l’anno prossimo. L’opposizione di sinistra si e’ battuta durante tutto l’iter parlamentare contro il progetto di legge, contestando al governo di confondere diritto d’asilo e immigrazione, e di trattare ogni persona che chiede asilo come un sospetto; essa ha annunciato altresi’ l’intenzione di ricorrere al Consiglio Costituzionale (l’equivalente della Corte Costituzionale italiana)
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