Volontariato

Disabili: convegno su ausili con barriere architettoniche

In un convegno sui disabili le barriere architettoniche impediscono ai disabili l'accesso al palco. Una situazione paradossale: e' accaduto a Napoli

di Redazione

In un convegno sui disabili le barriere architettoniche impediscono ai disabili l’accesso al palco. Una situazione paradossale che ha innescato polemiche: e’ accaduto a Napoli, a Citta’ della Scienza di Bagnoli, dove si e’ aperto oggi il convegno sul tema ”Ausili tecnologici per disabili”, organizzato da Asphi Onlus in collaborazione con l’Universita’ Federico II. ”Dispiace molto che in una struttura come questa, concepita proprio per promuovere la modernita’ e il cambiamento culturale non si sia pensato alle barriere fisiche, che stamattina non hanno consentito l’accesso dei disabili a un convegno sui disabili”, ha detto il presidente dell’Unione Italiana Ciechi Giovanni D’Alessandro, che ha dato la stura a un vivace dibattito. Nel corso del suo intervento ai lavori, D’Alessandro ha infatti sottolineato lo spiacevole paradosso: nella aule della struttura di Bagnoli mancano le pedane per consentire a chi e’ portatore di disabilita’ motorie l’accesso al palco. ”Una condizione che la legge non prevede – e’ stata la risposta del direttore della Citta’ della Scienza, Vittorio Silvestrini – l’accessibilita’ alla sala e’ garantita, e la struttura e’ a norma di legge”. ”Certo in un convegno l’accessibilita’ al palco da parte di tutti e’ auspicabile – ha aggiunto – cercheremo di risolvere il problema, anche se naturalmente bisogna fare i conti con le nostre risorse”. ”Gli organizzatori ci hanno risposto che, con un po’ di buona volonta’, tutti avrebbero potuto entrare nell’aula, ma questo non e’ certo sufficiente. Noi lottiamo perche’ si riconoscano i nostri diritti, per avere effettivamente pari opportunita’. E’ un peccato doverlo ricordare anche oggi”, ha aggiunto D’Alessandro. ”Dispiace molto vedere una cosa del genere – ha commentato Ileana Esposito Lepre, del Clabarc, arrivata su una sedia a rotelle elettronica – noi siamo particolarmente sensibili e notiamo subito gli ostacoli”. Una nota stonata anche secondo il professor Alessandra Pepino, docente di tecnologie biomediche alla facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ Federico II: ”Rimuovere le barriere negli uffici esistenti e’ difficile, ma le nuove strutture non possono non tenere conto delle esigenze dei portatori di handicap. E’ come aver costruito un edificio senza vie di fuga o scale antincendio. In casi del genere occorre stabilire dove risieda la responsabilita’: se a livello di amministrazione, di progettazione o gestione dei lavori, per evitare di incorrere negli stessi errori in futuro”. Replicando alle proteste, gli organizzatori del convegno, che hanno scelto l’aula, hanno risposto: ”Noi abbiamo portato i traduttori per i sordi e previsto delle proiezioni per chi siede in ultima fila e non vedra’ le dimostrazioni. Non era compito nostro modificare la struttura che ci ospita”.

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